La Festa del Rosario a Premana: un’esperienza di fede viva e condivisa

Scritto il 5 ottobre, 2025

La Festa del Rosario a Premana non è solo una ricorrenza annuale: è un momento sacro, un vero e proprio pellegrinaggio dell’anima che coinvolge l’intera comunità nella riscoperta delle radici più profonde della fede cristiana. Ogni prima domenica di ottobre, il borgo alpino si raccoglie con devozione attorno alla Madonna del Rosario, che quest’anno è stata onorata con particolare solennità per il centenario della sua presenza.

In questa celebrazione si intrecciano spiritualità, tradizione e identità cristiana: la fede non è vissuta come esperienza individuale, ma come comunione ecclesiale, come corpo vivo che si ritrova per lodare Dio attraverso l’intercessione della Vergine Maria. I giorni precedenti la festa sono segnati dal triduo di preparazione, tempo di grazia e di attesa, con messe, rosari meditati e momenti di adorazione che aiutano la comunità a entrare con cuore pronto nella liturgia domenicale.

La partecipazione è intensa, sincera, vissuta con spirito di raccoglimento e preghiera. Le confessioni, la recita del Rosario, l’adorazione eucaristica diventano occasioni preziose per rinnovare la propria fede e riconciliarsi con Dio, in un clima di ascolto e disponibilità alla grazia. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio è vissuto come incontro con il mistero di Dio.

Il cuore della festa è la Santa Messa solenne della domenica, culmine della settimana eucaristica. È in questo momento che la comunità si raduna intorno all’altare, riconoscendo Cristo presente nel Sacramento, nella Parola e nella comunione fraterna. La celebrazione è stata presieduta da monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi, figura spiritualmente legata al territorio e guida autorevole nella fede.

Ma è la sera, nella luce tremolante delle candele, che Premana si trasfigura. La processione della Madonna del Rosario, silenziosa e orante, attraversa le vie del paese come una lunga preghiera itinerante. Le voci dei fedeli si alzano nel canto, i cuori si uniscono in un unico slancio verso il cielo. La statua della Vergine, portata con reverenza dai coscritti, è segno visibile della presenza materna di Maria, che continua a camminare con il suo popolo.

Le case adornate, i balconi fioriti, le finestre illuminate sono espressione di una fede che non si nasconde, ma che si mostra con umiltà e bellezza. Il volto dei partecipanti, rischiarato dalla luce delle candele, racconta una spiritualità concreta, incarnata, capace di toccare il cuore e dare senso al tempo.

Questa festa è anche memoria viva della fede tramandata, una catechesi silenziosa ma potente. Gli anziani rivivono ricordi antichi, i giovani scoprono il valore dell’appartenenza, i bambini imparano attraverso l’esempio. La Festa del Rosario diventa così trasmissione di fede, passaggio di testimone da una generazione all’altra, segno che la fede cristiana continua a essere linfa vitale della comunità.

Il canto finale della processione, intonato con voce commossa, è una preghiera che sale a Dio per mezzo di Maria: un atto di affidamento, una supplica, un grazie. E ciò che resta nel cuore, oltre l’emozione e la bellezza del momento, è una luce interiore che accompagna la vita quotidiana, come segno tangibile della presenza del divino nella storia umana.

La Festa del Rosario a Premana non è soltanto una tradizione: è una liturgia viva, una dichiarazione d’amore verso Dio e la Vergine, una testimonianza concreta di quella fede che continua, anche oggi, ad abitare il cuore del paese.

Condividi sui social
Categories : Decanato | Prima pagina | UP Premana e Pagnona


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.