DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA DOMENICA DELLE PALME

Scritto il 13 aprile, 2019

Per Gesù è ormai vicino il compimento della sua missione. Una volta volevano farlo Re e lui non volle. Oggi lascia che lo proclamino Re d’Israele. Ma il gesto di Gesù descritto nel Vangelo di oggi dice di quale regalità si tratta.

Non è la regalità di chi si impone con la forza, ma si fa strada con la debolezza, significata dalla cavalcatura prescelta. Quale può essere la ragione che ha spinto Gesù, figlio di Dio, a comportarsi a questo modo? Non certo per paura o debolezza, perché Gesù appare sempre sovranamente libero.

Anche da prigioniero davanti a Pilato manifesterà di non avere alcuna paura. Sembra allora che la scelta di Gesù di essere così sia per arrivare a toccare le nostre coscienze. Aveva sì usato parole forti e le aveva anche gridate.

Ma ora lo udremo parlare, ma anche tacere; rispondere con una forza calma a chi ingiustamente lo percuoteva. E tutto questo perché a Dio sta a cuore, a prezzo del proprio sacrificio, che ogni uomo si converta a Lui e così viva.

Anche nella nostra esperienza personale può essere capitato di avere ricevuto parole taciute non per paura o debolezza, ma taciute e fatte capire a prezzo della propria sofferenza ingiustamente provata, e che abbiano lavorato in noi più che parole dette o gridate.

Questo ingresso di Gesù in Gerusalemme ci parla di un ingresso di pace.

E’ il significato che tradizionalmente diamo anche al ramoscello di ulivo che ricorda questo ingresso di Gesù e che portiamo nelle nostre case.

Pace è anzitutto la sua persona: Lui è nostro perdono e nostra pace perché quella parola di perdono e di pace che Lui dice è resa vera ed efficace dal suo sacrificio non subito, ma liberamente offerto per noi.

Non è la pace calcolata dei trattati, né la pace del come “se niente fosse stato”.

E’ la pace in cui il pentimento personale si butta nelle braccia di un amore che lo precedeva, lo cercava, lo attraeva: “Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me”.

Accogliere così Gesù ci fa essere, con Lui e a modo suo, uomini di pace.

Ed è così che si costruisce la pace universale.

Don Gabriele
Vicario parrocchiale

 

 

 

 

.

Like (0)Condividi su
Categories : Commento al Vangelo della Domenica | Prima pagina | Quaresima e Pasqua


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.