Riprendiamo il commento al Vangelo della Domenica con un sacerdote del nostro Decanato. Sarà don…
DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
Scritto il 16 marzo, 2019
Il Vangelo di oggi è lungo e complesso e tocca alcuni punti fondamentali del rapporto di Dio con noi e nostro con Lui. Evidenziamo alcuni spunti di riflessione per rivivere, ciascuno di noi, questo Vangelo.
- “Proprio tu, Giudeo, chiedi proprio a me, Samaritana”. La sorpresa della donna: è Lui che la cerca. La sorpresa è proprio il primo atteggiamento che dobbiamo ritrovare: lo stupore per questo Gesù che chiede “proprio a me”, che non esclude nessuno dalla sua ricerca. Fino a quando non ci lasciamo mettere in gioco personalmente, sentiremo sempre questo Vangelo, tutto il Vangelo, che poi è semplicemente la persona di Gesù, come una formalità che però non tocca nell’intimo la nostra persona.
- Cosa c’entra: “Va a chiamare tuo marito”? L’ordine interiore (il riconoscimento di se stessi di fronte a Gesù) è la condizione indispensabile per accogliere Gesù: v. il pianto di Pietro, il pubblicano in fondo al tempio, la peccatrice in casa di Simone, ecc. Ma occorre che sia un riconoscimento sincero e vero, non esteriore e basta. Quante volte diciamo parole di pentimento ma senza che vi corrisponda un vero sentimento della nostra coscienza.
- “Cos’è quest’acqua viva”? L’acqua del pozzo devi tornare ogni giorno a prenderne: soddisfa il bisogno materiale dell’uomo, ma non appaga la stanchezza del cuore. L’acqua viva di Gesù risponde all’arsura del cuore, al bisogno di sentirsi amati: “conosciuta” (“mi ha detto tutto di me”) “cercata e amata” (“Come mai chiedi proprio a me da bere?” “Mio cibo è fare la volontà del Padre mio e compiere la sua opera”). Ma, alla fine, l’acqua viva è Gesù stesso: “Sono io che parlo con te”. La risposta cristiana alla nostra sete di senso, di risposta alla fatica della vita, di bisogno di sentirci conosciuti, amati, perdonati, non è un insegnamento, una dottrina, ma è una persona che cerca una relazione personale con ciascuno di noi: è Gesù.
Se vissute con Lui, anche le nostre fatiche diventano benedette (v. le beatitudini).
Don Gabriele vicario parrocchiale
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