Dopo quattordici anni, di nuovo ho sentito suonare la campanella che dava inizio all’ora di…
IL DIO ‘TAPPABUCHI’
Scritto il 19 novembre, 2014
Spesso sento dire:“ Prego, ma le mie preghiere non le recito in momenti prestabiliti.. per esempio, interrompo il lavoro per recitare una preghiera, anche quelle scritte sulle immaginette dei santi. Qualcuna aiuta e fortifica..”.
Infatti, le nostre invocazioni a Dio hanno una finalità che potremmo definire ‘sostitutiva’. Chiediamo a Dio di fare Lui quello che crediamo di non essere in grado di compiere noi. Così facendo creiamo una sorta di immagine di ‘Dio tappabuchi’, un ‘pronto intervento’ al nostro servizio.
Invece la vera richiesta che dovremo rivolgergli è quella di renderci capaci di affrontare con coraggio la vita, di avere sapienza nel decidere, intelligenza nel giudicare, forza nel combattere.
Non dovremmo demandare a Dio la soluzione dei nostri problemi e delle nostre difficoltà, ma chiedere a Lui luce e consiglio, fortezza e tenacia nel risolverli.
Più che domandare grazie, dovremmo chiedere la grazia, ossia il dono della sua presenza in noi e accanto a noi per essere capaci di camminare coi nostri piedi sulle strade della vita. “Non pregare per avere vita facile, prega per essere forte. Non pregare perché il tuo compito sia pari alle tue forze, ma prega perché le tue forze siano pari al tuo compito..”
Il tempo di Avvento che iniziamo sia occasione per chiedere, a Colui che attendiamo nel prossimo Natale, forza e coraggio per compiere ogni giorno la sua volontà, senza inutili lamenti. BUON AVVENTO!
don Mauro, parroco e decano
Sorry, the comment form is closed at this time.
No comments yet.