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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELL’IMMACOLATA
Scritto il 8 dicembre, 2024

In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
Gabriele significa “forza di Dio”. Con questo nome è bello immaginarselo davanti alla piccola Maria, in una povera casa in quel paesino insignificante che è Nazareth, e chiamarla in un modo che le rivela la sua grandezza inimmaginabile, immensa agli occhi di Dio: “piena di grazia, il Signore è con te”. È bello pensare a Gabriele “forza di Dio” in ginocchio davanti a lei, interrogato e poi in attesa, piena di trepidazione, della sua risposta.
Nella solennità dell’immacolata ci può essere facile sottolineare la distanza, l’incredibile differenza tra noi e Maria. Lei nata senza peccato originale e noi continuamente esposti al peccato, consapevoli delle nostre fragilità, dell’incredibile fatica che dobbiamo fare per non cedere ad ogni tipo di tentazione. Giustamente chiediamo a Maria, senza peccato, ad aiutarci a rimanere fedeli al Vangelo tutte le vote che siamo tentati di allontanarcene. È bella e importante questa confidenza.
Sicuramente Maria ci è vicina con il suo amore e la sua intercessione.
Tenendomi stretto il breve vangelo che abbiamo letto mi immagino una scena, simile e diversa nello stesso tempo, da quella che vi è descritta. Pressappoco così.
Maria fu mandata in ogni angolo della terra ad ogni uomo e donna capaci di trovare attimi di silenzio profondo, abitatati da un desiderio ardente di avere a che fare con Dio, di avere davanti agli occhi un mondo migliore, a uomini e donne affamati e assetati di bellezza, verità, giustizia, gioia, pace. Entrando da loro, in ginocchio, con grande umiltà disse a ciascuno/a: “Gioisci della gioia che è Dio, pieno/a della Sua grazia, il Signore è con te! e se vuoi sarai un tutt’uno con Lui. L’immenso, l’altissimo desidera fare cose grandi con te!”
Non credo sia sbagliato pensare che le parole di Gabriele per Maria, lei voglia consegnarle a noi, con umiltà, trepidazione e infinita tenerezza.
Don Stefano Colombo
Casa Paolo VI – Conccenedo
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