In questo anno della fede rileggiamo la GAUDIUM ET SPES, costituzione del Concilio Vaticano II.…
LA VIGNA
Scritto il 11 agosto, 2015

C’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò unavigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e
costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andòlontano.(Mt 21,33)
Che strano quest’uomo: dopo tutta la fatica di piantare, di scavare, di costruire, tutto il suo lavoro lo dà in affitto. E non si fermanemmeno per controllare che trattino bene tutto quello che lui haposto nelle loro mani. Noi avremmo fatto diverso: quandofatichiamo per qualcosa poi certamente non lo diamo subito inaffitto. Lo facciamo fruttare, lo “sfruttiamo” perché ci possa farguadagnare. Poi, in un secondo tempo, quando non ci torna utile,affittiamo. Ma sempre dopo.Quest’uomo, invece, consegna tutto quello che ha preparatoad altri. È l’atteggiamento di Dio: ha creato tutto e lo ha messo nelle
mani dell’uomo. Lui fa così perché è Amore, perché dà fiducia, sempre, continuamente. È bello avere un Dio così!
Quelli che lavorano nella vigna del Signore siamo noi e dobbiamo sempre ricordarci che la vigna è sua e non nostra, che
nessuno di noi la possiede ma siamo soltanto dei servitori chedevono consegnare i frutti a tempo debito. Questo ci mette sempreun po’ al nostro posto: collaboratori d Dio e mai padroni.
La vigna del Signore è grande, a volte ci sembra di non avere le forze per curarla. Ma ricordandoci che Lui ci dà fiducia, allora si riprendono le forze per continuare il cammino.
Un primo, piccolo segno, per coltivare la vigna e portarefrutto è certamente l’ascolto del Vangelo, in maniera docile e
quotidiana. La parola che Lui ci consegna ci aiuterà a trovare le energie più belle per portare frutto.
don Marco Mauri , parroco della CP Madonna della neve
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