Anche quest’anno proponiamo durante il periodo di Avvento una raccolta viveri in aiuto delle persone…
AVVENTO 2024 – APRI LE PORTE A GESÙ, SPERANZA PER L’UMANITÀ
Scritto il 17 novembre, 2024
Questo Avvento apre le porte! Se apriamo le porte a Gesù TUTTO CAMBIA, la nostra vita si trasforma e prende una direzione nuova. Nella II domenica di Avvento ci viene chiesto: apri la porta della fede!
Significa lasciare entrare Gesù nella nostra vita, permettendo al suo amore di trasformare il nostro cuore e i nostri rapporti. Con Lui TUTTO CAMBIA. Con piccoli gesti quotidiani, possiamo diventare costruttori di speranza, portando nel mondo la luce del suo Regno, invitando tutti con noi a essere Figli del Regno. Questo Avvento che sta preparando l’apertura del Giubileo 2025 è davvero tempo giusto per ricominciare con una fede che fa aprire la porta a Gesù che viene.
Con la nostra fede possiamo sentire e capire che davvero Gesù è nostro amico e compagno di viaggio.
Non importa se abbiamo sbagliato, Lui viene per stare al nostro fianco… la porta della fede ci apre al dialogo e all’amicizia in Lui e cambia la nostra tristezza in gioia, le nostre paure in coraggio!
Durante il Giubileo che è alle porte anche noi saremo chiamati a confessare che non tutto quello che facciamo è buono, che molto spesso anche noi aderiamo al male e lo compiamo! Ma il Giubileo è l’occasione per ricominciare! Per porre rimedio a tutte le cose sbagliate che ci sono nella nostra vita e vivere come “pellegrini di speranza”, portando nel nostro cammino tutto il bene che possiamo provare, capire e fare. Il Giubileo è un’occasione per dire ‘basta’ a tutto ciò che ci allontana da Dio e dagli altri. Chiediamoci: quali sono le cose che ci rendono tristi o arrabbiati? Gesù ci invita a lasciarle andare e a ripartire con Lui. È il momento giusto per un cambiamento!
Apriamo la porta della fede e lasciamo entrare lo Spirito Santo nel nostro cuore, per andare incontro a Gesù che spalanca le sue porte per accoglierci e portarci con sé per sempre, in un’avventura nuova, in una fraternità nuova per cui tutti siamo figli dello stesso regno che è il Regno di Dio.
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