Tu sei il Figlio mio, l’amato (Lc 3,22)

Che bello vedere il Signore che, come tutta la gente che ha intorno, si mette in fila per andare a ricevere il battesimo da Giovanni. Che bello scoprire che lui è il Figlio di Dio proprio nel momento in cui nessuno se lo sarebbe aspettato (dopo aver ricevuto il battesimo) e nel luogo dove nessuno lo avrebbe cercato (tra i peccatori)! Che bello trovare in Gesù il Figlio amato, proprio quando si mischia in mezzo a tanta gente che ha il cuore pieno di domande, di aspettative, di sensi di colpa, di desiderio di cambiare. Dio ama suo Figlio e ama ciascuno di noi in maniera viscerale, totale, coinvolgente. Non può stare senza di noi.

È proprio questo pensiero che mi aiuta a vivere questo momento di passaggio della nostra comunità, in cui abbiamo iniziato un percorso che ci porterà a rinnovare il Consiglio pastorale e il Consiglio per gli affari economici. Ognuno si senta anzitutto amato da Dio e accolto da lui, solo così possiamo sentirci all’altezza (se vogliamo usare questo termine) di dare il nostro contributo in prima persona all’edificazione della Chiesa. Solo scoprendo che il Figlio di Dio, l’Amato, è in mezzo a noi, condivide la nostra condizione fragile, ci mette nella condizione di proporci, o di trovare la persona più idonea per consigliare nella Chiesa.

Perchè dare la propria disponibilità, o suggerire qualche persona che possa dare il suo contributo nel Consiglio Pastorale, nasce da un cuore umile, da un cuore riconoscente, e non da un atteggiamento di rivendicazione o di riscatto. Solo chi sa riconoscere in Gesù, nel bambino di Betlemme, e nell’uomo battezzato nel Giordano, il Figlio di Dio, può davvero servire la Chiesa.

Ricordiamoci che i primi vicini al Signore sono stati i pastori, e poi dei pescatori e poi…..    puoi essere anche tu.

 don Marco, parroco CP Madonna della neve

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