Mio Signore e mio Dio! (Gv 20,28)

Scritto il 5 aprile, 2016

Con queste parole l’apostolo Tommaso si rivolge al Risorto dopo averlo visto in mezzo al Cenacolo; è un’espressione che molti di noi hanno imparato a memoria e l’hanno ripetuta tante volte, soprattutto davanti all’Eucaristia nel momento dell’elevazione. Anche in questa domenica, “in Albis” o della Divina Misericordia, riascolteremo le parole di Tommaso e le ripeteremo, con fede, davanti all’Eucaristia.

In questo gesto semplice è racchiuso il tesoro della Chiesa, in un momento in cui vive la paura e la disperazione: avevano ormai visto spegnersi tutte le loro aspettative.

Eppure quel Gesù, morto sulla croce, viene incontrato in maniera nuova e inaspettata dai discepoli raccolti nel cenacolo. È interessante come da subito la chiesa si presenta zoppicante e fragile, incapace di rialzarsi se non grazie alla misericordia del Signore. Sotto la croce si ritrovano solo Maria e il discepolo amato, al sepolcro vanno le donne impaurite, poi Pietro e Giovanni (gli altri se ne stanno chiusi in una stanza), nel cenacolo manca Tommaso. E, su tutto questo, pesa il tradimento di Giuda. L’espressione di Tommaso è davvero l’espressione di tutta la Chiesa: Mio Signore e mio Dio! Davvero è il Signore, il mio Signore, colui che mi accoglie nelle mie fragilità, nelle mie paure e nelle mie disgrazie,  mi rialza, mi permette ancora di camminare e di sentirmi amato nonostante i miei tradimenti. Questi è il mio Dio, una meraviglia ai nostri occhi!
Questa settimana accoglieremo il dono dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”: ci aiuti a continuare il cammino di una chiesa obbediente al suo Signore e al suo Dio
don Marco, parroco CP Madonna della neve

Like (0)Condividi su
Categories : CP Madonna della neve | Decanato | Eventi Chiesa di rilievo | Per riflettere insieme


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.