Riflessione: Quaresima, un tempo per concentrarsi sull’essenziale

Scritto il 29 febbraio, 2020

Nella proposta pastorale «La situazione è occasione» la Lettera dell’Arcivescovo per il periodo che prepara alla Pasqua è ricca di proposte esigenti per la vita personale e comunitaria

«Benedico il tempo di Quaresima perché la liturgia ci propone di andare verso la Settimana Autentica per entrare nel mistero della Pasqua del Signore. Mario Delpini, nella Lettera per il tempo di Quaresima contenuta nella proposta pastorale La situazione è occasione.

Tenere fisso lo sguardo su Gesù

Il tempo forte della Quaresima è l’opportunità per tutti i cristiani di prepararsi alla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù in modo esigente, soprattutto coinvolgendo la propria vita personale e comunitaria. Credo che sia necessario proporre percorsi di formazione per gli adulti e incoraggiare molti a partecipare a corsi già da tempo offerti in diverse parti della Diocesi, come Corsi di teologia per laici, Corsi biblici, cicli di incontri nella forma di Quaresimali».
La spiegazione del Credo

Tuttavia non tutti hanno queste possibilità. La domenica i preti sono particolarmente impegnati, perciò l’Arcivescovo propone di coinvolgere anche un laico adeguatamente preparato «per essere sobrio e preciso, in modo che in un tempo sensato sia possibile una chiarificazione essenziale delle verità cristiane e si possa poi sciogliere l’assemblea, senza trattenerla a lungo».

Le esigenze della carità

«Il tempo di Quaresima – scrive Delpini – è il tempo adatto per confrontarsi con serietà sulle esigenze della carità, per condividere il provare compassione di Gesù davanti alla folla smarrita, ai malati e agli esclusi, ai lutti troppo ingiusti e troppo dolorosi». Quanto sono vere queste parole alla luce di quello che sta accadendo per il Coronavirus…

La riflessione sulla Laudato si’

L’Arcivescovo coglie anche l’occasione per riproporre la fondamentale esigenza che i credenti siano formati anche sulla Dottrina sociale, «che trova nell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco e nell’indicazione della “ecologia integrale” una proposta di riflessione e di azione impegnativa per tutti i cristiani e per tutti gli uomini di buona volontà».

Tante le domande che i credenti si pongono e offrono alla riflessione di ciascuno: «Le dimensioni impressionanti della ricchezza e della povertà e il divario tra ricchi e poveri possono lasciare indifferenti i cristiani? Quale miopia può giustificare che sia considerata un problema l’attesa di un figlio, visto che comporta un periodo di assenza dal lavoro?».

Meno cortei, più scelte concrete di vita

«Ma i cristiani non si limitano a porre domande – sottolinea l’Arcivescovo -, offrono risposte e sono disposti a pagare di persona. È doveroso che nella comunità cristiana si promuovano occasioni di confronto per approfondire i temi della Dottrina sociale della Chiesa, per orientare l’impegno in ambito sociale e politico».

L’impegno politico dei cattolici per un mondo più giusto e fraterno

«Nell’impegno politico, nelle responsabilità professionali, nelle forme di presenza “nel sociale” – afferma Delpini -, i cristiani e tutti gli uomini e le donne di buona volontà cercano con intelligenza, lungimiranza, determinazione le vie percorribili per un mondo più giusto e fraterno, più abitabile e ospitale».
Iniziazione cristiana e ruolo della comunità educante

Sull’iniziazione cristiana Delpini sottolinea l’impegno generoso nella formazione e preparazione dei ragazzi e dei catecumeni. Possono bastare pochi ragazzi, poche coppie di genitori, poche catechiste perché in una comunità arda il desiderio di partecipare alla vita della Chiesa e di contagiare tutti con la gioia e la carità?

Riassunto da Chiesadimilano.it

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