Quaresima: 1a via Crucis – Scola: «Senza la Croce non siamo veri cristiani»

Scritto il 5 marzo, 2015

La «strana, potente fecondità della Croce» senza la quale, come disse papa Francesco all’indomani della sua elezione, «non siamo veri cristiani». È la Croce, quel “palo ignominioso” simbolo di ogni morte innocente – di ogni dolore vissuto nella vita, nelle personali sofferenze quotidiane o nelle grandi tragedie dell’umanità – ad annodare, come il filo d’oro, la riflessione del cardinale Scola nella prima delle quattro Viae Crucis da lui guidate in Duomo per il Cammino catechetico della Quaresima 2015, «Innalzato da terra, attirerò tutti a me».

Proprio dalle parole del Beato, prende avvio la riflessione del Cardinale. Chiaro il monito a «uscire dalla nostra abissale distrazione» per «giocarsi qui e ora con Cristo, comprendendo a pieno il senso vero della Croce che è «portare frutto».

La figura compiuta del cristiano è la ripresa che il Crocifisso permette». Da qui l’importanza «del digiuno, della penitenza, della condivisione con i fratelli, della sobrietà del cuore e della mente e, dunque, dello stile di vita. Questo ci rende pieni di fiducia, al di là dei nostri peccati, limiti, delle fatiche, perché il Crocifisso rende stabile in noi la domanda del nostro cuore. Nulla di negativo ci può distogliere da questo abbraccio», dice ancora una volta il Cardinale a conclusione del Rito, al termine del quale i fedeli sono invitati a contribuire aiutando i cristiani della Nigeria e il Fondo Famiglia-Lavoro.

sunto da Chiesadimilano.it

Testo dell’ Omelia del Cardinale — >> 1. Via Crucis card. Scola – 3.3.15

Il video dell’ Omelia del Cardinale Scola

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