“ POSSIAMO CHIEDERCI SE LA NOSTRA COMUNITÀ EDUCANTE SIA «COMUNITÀ DI DISCEPOLI MISSIONARI CHE PRENDONO…
LE INTENZIONI DEL CUORE
Scritto il 31 luglio, 2014
Ritornando in treno da Roma, ho riletto il testo “Le confessioni di Pietro”, corso di esercizi che a suo tempo predicò il cardinal Martini.
In maniera chiara annota le sue riflessioni sul peccato dell’uomo, realtà che non ha risparmiato neppure Pietro! Scrive:
“Togliendo al male la caratteristica della fatalità, rende possibile la liberazione dell’uomo. Nella società contemporanea è diffusa la convinzione che le persone sono rese cattive, per necessità, dalle condizioni esterne. Gesù invece insegna che quello che è impuro parte dal cuore, dalle intenzioni; l’uomo è cattivo per ciò che vuole e sceglie, non per ciò che sperimenta all’esterno..”.
Di nuovo la Chiesa opportunamente ci provoca con la proposta del Perdono d’Assisi, indulgenza che san Francesco ottenne dal Papa per il perdono dei peccati e la cancellazione di ogni pena legata al peccato stesso.
È strumento efficace di conversione al Signore Gesù che ci vuole sempre in comunione con Lui invitandoci ad abbandonare i lacci del male che ci avvincono.
Non è semplicemente una ‘prassi esteriore’: è un forte richiamo a ‘ricostruire il volto di Dio’ di cui siamo immagine e che il peccato continuamente abbruttisce.
Papa Francesco continua a richiamarci la confessione sacramentale, tutti lo apprezziamo, lo vogliamo incontrare, ma forse su questo non lo ascoltiamo con puntualità…
don Mauro, parroco e decano
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