“Educarsi al pensiero di Cristo”

Questo è il titolo della nuova lettera pastorale del nostro Arcivescovo, consegnata solennemente martedì 8 settembre in Duomo durante la celebrazione della Natività di Maria. È una lettera che ci accompagnerà per i prossimi due anni pastorali, duranti i quali l’Arcivescovo incontrerà le nostre parrocchie attraverso la visita pastorale. Una visita chiamata “feriale” perché vuole incontrare le persone nella ferialità della vita, attraverso un dialogo sul cammino fatto fin qui. Ci verrà chiesto di verificare il cammino delle nostre comunità alla luce dei quattro pilastri della comunità cristiana (ascolto della Parola, comunione di vita, celebrazione dei sacramenti, azione missionaria). Tutto questo per educarci al pensiero di Cristo.

Penso sia davvero interessante crescere nella prospettiva di lasciarci plasmare da Dio per diventare come Gesù. Noi tante volte ci fermiamo a ciò che pensiamo noi, al fatto che il nostro parere sulle cose e sulle situazioni sia sempre (o quasi) dalla parte della ragione. In questo modo ci leghiamo solo con chi la pensa come noi e di fatto escludiamo quanti invece la pensano diversamente. Possedere il pensiero di Cristo significa invece essere aperti all’ascolto, in particolare essere aperti alla verità, che ci permettere di incontrare l’altro per quello che è, cioè come persona amata da Dio. Il Cardinale ci presenta, come figura esemplare, la vicenda dell’apostolo Pietro che culmina con il dialogo, bellissimo, tra lui e il Signore, dove per tre volte gli viene chiesto: “Mi ami?”. In quel momento Pietro comprende che davvero l’amore di Dio è più grande di ogni peccato, e che la sua vita può davvero compiersi solo se lascia spazio alla misericordia di Dio che trasforma e ci rende persone nuove.

Chiediamo anche per noi la stessa grazia: di poter camminare insieme per far s^ che il nostro pensiero sia quello di Cristo.

don Marco Mauri, parroco della CP Madonna della neve

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