Se sei figlio di Dio….Satana non sopporta il fatto che ci sia qualcuno che possa…
DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA QUINTA DI QUARESIMA
Scritto il 16 marzo, 2024
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Terminata la lettura del Vangelo di questa quinta domenica di quaresima questa frase pronunciata da Gesù ai discepoli durante l’ultima cena è affiorata al cuore e alla mente.
Ascolto sempre volentieri questo vangelo che offre la possibilità di una occasione preziosa per riflettere sull’amicizia e la frase appena ricordata è ciò che nell’amicizia tra Gesù, Lazzaro, Maria e Marta emerge con forza coinvolgente. È utile anche tener presente le altre pagine di Vangelo che raccontano della loro amicizia. Quella in cui Marta e Maria accolgono Gesù nella loro casa. Marta si dedica a preparare la cena e Maria invece si pone ai piedi di Gesù per ascoltare la sua parola. E poi la pagina cosiddetta dell’unzione di Betania. Da questi tre brani emerge che tra loro c’è un rapporto sincero. Si parlano con genuinità e schiettezza. Tra loro la stima è veramente profonda.
Sanno leggere quello che succede nel cuore dell’altro. Gesù comprende il cuore agitato di Marta mentre prepara la cena. Gesù vede il loro dolore e lo sente suo, sostiene la speranza che ripongono in lui. Maria vede Gesù pensieroso, preoccupato per quello che gli sta per accadere durante la cena a casa sua con i discepoli e sente il bisogno di far percepire in modo inequivocabile la sua vicinanza, il suo sostegno compiendo il gesto dell’unzione.
Si aiutano a comprendere la volontà di Dio, i suoi desideri, i suoi sogni e ad essa si aprono.
Vivono un affetto e un amore sbilanciato verso un amore sempre più grande, anche a caro prezzo. Maria versa nardo preziosissimo per dire a Gesù il suo amore esagerato. Gesù prima del miracolo della risurrezione dell’amico Lazzaro si commuove profondamente e vive intensissimi attimi di turbamento. È posto di fronte alla scelta di risuscitare Lazzaro portando all’apice l’ostilità dei capi dei giudei nei suoi confronti o scegliere di salvare la propria vita non compiendolo. Gesù sceglie di amare a costo della sua vita i suoi amici. Verserà tutto il suo sangue per dire a loro e a tutti il suo amore.
Il messaggio poi da accogliere come proposta essenziale e decisiva per la nostra vita. È nell’amore, nell’amicizia la risurrezione. L’amicizia porta fuori dalla casa della desolazione, fa guardare oltre, fa sognare la gloria di Dio perché, diceva benissimo nel secondo secolo il vescovo Sant’Ireneo: “Gloria di Dio è l’essere umano pienamente vivo”. Gloria di Dio è Lazzaro che esce dal sepolcro. L’amicizia impedisce di rassegnarsi alle parole di morte, alle situazioni di morte, fa segni di vita, dice parole di vita: “Io sono la risurrezione e la vita”. L’amicizia non ti lega, ti sbenda (“Scioglietelo” dice Gesù “ e lasciatelo andare”), ti fa camminare, ti libera da tutto ciò che ti impaccia e ti lega. Nell’amicizia vera si è pronti a mettere a repentaglio la propria vita per dare vita. L’amicizia è il canto che accompagna dall’inizio alla fine il nostro racconto. Preghiamo che sia il canto che accompagni la nostra vita.
Don Stefano Colombo
Casa Paolo VI – Concenedo
Like (0)
Sorry, the comment form is closed at this time.
No comments yet.