SANTIAGO

Scritto il 4 settembre, 2015

Questa settimana ospitiamo un contributo di Marco Ruffinoni, seminarista di Introbio, che quest’estate ha compiuto un tratto del cammino di Santiago.

            All’inizio del mese di agosto ho avuto la grazia di poter percorrere una parte del Cammino di Santiago de Compostela insieme con 18 giovani della città di Saronno (Va), accompagnati dal loro coadiutore don Federico Bareggi e un mio compagno seminarista, Davide. Il nostro Cammino ha avuto inizio il 4 agosto a Sàrria, in Spagna, a 116 km dal Santuario di S. Giacomo, dove siamo giunti sabato 8 agosto. 

Qual è il senso del Cammino? È sicuramente una sfida fisica di se stessi; è sicuramente un momento bello di incontro e scambio con tanti pellegrini venuti da ogni parte del mondo (c’erano anche coreani e sud-americani!); è un tempo nel quale si può fare silenzio per meditare oppure contemplare paesaggi davvero mozzafiato. 

Ancora più di tutto questo però, il Cammino rappresenta il camminare della nostra vita attraverso le difficoltà, la fatica, la stanchezza, verso il Santuario, verso Dio. Così come lungo il Cammino ci sono salite, lo zaino pesa sulle spalle, i piedi fanno male, così anche nel corso della nostra vita incontriamo ostacoli, dobbiamo portare croci delle quali non capiamo il perché, soffriamo. Eppure il Cammino si conclude, si giunge finalmente alla meta, al Santuario verso il quale hai camminato, e allora il cuore esulta di gioia; lungo il Cammino poi non mancano gli incontri belli, i legami forti, le emozioni e le soddisfazioni. 

Il Cammino, alla fine, è davvero come la nostra vita! Durante il Cammino allora non può non risuonare forte il salmo 119: “Lampada per i miei passi, Signore, è la tua Parola, luce sul mio cammino” perché durante questo tempo la Preghiera, l’Eucarestia, la lettura della Sacra Scrittura assumono una freschezza nuova, diventano davvero “Il bastone e il vincastro che danno sicurezza” del salmo 22. 

Il Cammino è davvero un’esperienza che segna, che resta sigillata nel cuore, che risveglia il nostro Spirito da quel torpore spirituale nel quale ogni tanto rischiamo di cadere; come lungo il Cammino, così anche la nostra vita deve essere la risposta all’invito di Gesù “Vieni e seguimi” (Mc 10,21).

Like (0)Condividi su
Categories : CP Madonna della neve | Decanato | Formazione | Prima pagina


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.