CHI ASPETTA

Scritto il 26 novembre, 2014

Iniziato il tempo di Avvento, ciascuno è impegnato a verificare quali scelte attuare per vivere con fede l’incontro con il Signore. Non può essere né banale e né ripetitivo questo sforzo!

Il tempo che ci è dato deve essere l’occasione per vivere questa conversione. Il tempo è troppo lento per chi aspetta, troppo rapido per chi ha paura, troppo lungo per chi soffre e troppo breve per chi gioisce.

Nel nostro tempo infatti spesso si registra una sorta di ‘caduta del desiderio’: abbiamo tutto e non ci attendiamo più nulla. Pensiamo a cos’era l’attesa per un bambino cinquanta anni fa, quando si avvicinava il Natale e si rimaneva in ansia per i doni di quella Notte.

Che cosa mai può sorprendere un bambino oggi, già colmato di tutto l’immaginabile? È per questa sazietà, che ci riempie il corpo ed il cuore, che il nostro tempo è vissuto freneticamente ricercando nuove sensazioni ed esperienze.

Non sappiamo più vivere fremendo nell’attesa, scoprendo di avere un lungo tempo in cui come ci suggerisce Gesù, dobbiamo ‘vegliare’, con lo sguardo attento, lo spirito aperto, la coscienza formata.

È proprio questa veglia-attesa-desiderio a dare gusto e senso al tempo che ci è dato.

Girando di casa in casa per la Benedizione Natalizia è commovente vedere come la gente attende il passaggio del sacerdote, ma è altrettanto eloquente trovare le porte chiuse.

don Mauro, parroco e decano

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