2 febbraio: Una Vita consacrata “profetica”, capace di testimoniare un modo diverso di vivere e abitare il mondo

Scritto il 2 febbraio, 2017

In occasione della XXI Giornata mondiale, da vivere nell’ottica dell’attesa della visita del Papa, il cardinale Scola presiede la celebrazione eucaristica in Duomo alle 17.30 (diretta tv e web). In allegato il manifesto

In diocesi fervono i preparativi per accogliere papa Francesco, che visiterà le terre ambrosiane il prossimo 25 marzo. Quest’anno la Giornata mondiale della Vita consacrata, precisamente la XXI, che celebreremo il prossimo 2 febbraio avrà il sapore della preparazione per la venuta tra noi di papa Francesco, che ha voluto per tutta la Chiesa – lo ricordiamo – un “anno” dedicato proprio alla vita consacrata.

Papa Francesco ama molto la vita consacrata. Forte è il suo richiamo perché essa sia davvero “profetica”, capace di testimoniare un modo diverso di vivere e abitare il mondo. Al Sinodo dei Vescovi sulla vita consacrata nel 1994, quando era vescovo ausiliare di Buenos Aires, aveva affermato: «La vita consacrata è dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa». Parole tanto importanti anche nel nostro tempo, in cui, proprio su indicazione di papa Francesco, si stanno riscrivendo le regole per i buoni rapporti che devono intercorrere tra vita consacrata, vescovi e Chiesa particolare. È tempo di nuove Mutuae Relationes – ha detto il Papa – alludendo al documento scritto su questo nel 1978 e che necessita di essere riscritto.

Il momento culminante per la festa del 2 febbraio sarà per noi la Celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Angelo Scola, a cui sono invitati non solo le persone consacrate, ma anche le diverse componenti del popolo di Dio: sacerdoti, diaconi, giovani e famiglie. Infatti, proprio nella logica dell’ecclesialità dei carismi, il 2 febbraio non è una festa dei consacrati per se stessi. Piuttosto, celebrando la presentazione di Gesù al Tempio, tutta la Chiesa ambrosiana è chiamata a rendere grazie a Dio per il dono della vita consacrata, ancora numerosa e viva tra noi, nonostante l’indubbio calo di vocazioni che pesa su tutta l’Europa.

Forse in pochi sanno che sul territorio ambrosiano ci sono 51 istituti di vita consacrata maschili e 180 femminili, 24 istituti secolari, 7 società di vita apostolica, coordinati dagli organismi rappresentativi: Cism, Usmi e Ciis. A questi si aggiungono l’Istituto delle Ausiliarie Diocesane, l’Ordo Virginum e le nuove forme di vita consacrata. La Chiesa ambrosiana può godere della presenza di oltre 6500 persone che seguono Gesù, casto, povero e obbediente, secondo carismi diversi. Ancora oggi le troviamo presenti nelle parrocchie e negli oratori, nei santuari e in monasteri, nelle istituzioni sanitarie e socio sanitarie, nelle scuole, nelle strutture di aiuto alle nuove e antiche povertà, oppure inserite con discrezione nelle comuni condizioni dell’esistenza, promotori di vita buona per tutti.

La vita consacrata è parte essenziale del cattolicesimo di popolo che caratterizza le nostre terre ambrosiane.  Si può ben dire che i consacrati e la consacrate in modo speciale sono chiamati a vivere quella pluriformità nell’unità, richiamata costantemente dall’Arcivescovo come condizione per una rinnovata attività pastorale.

di monsignor Luigi STUCCHI e monsignor Paolo MARTINELLI
Vicari episcopali per la Vita consacrata
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