Via Crucis Zona Pastorale III – «Gesù, costretto a portare la croce, incontra tutti i “costretti” che non hanno volto, potere, voce»

Scritto il 20 marzo, 2020

«L’emergenza, che ci costringe tutti a limitare gli spostamenti, fa sì che questa Via Crucis, a cui sono particolarmente invitati i fedeli della Zona pastorale III e che avrebbe dovuto svolgersi nelle vie del centro di Oggiono, sia celebrata nella forma in cui è stata pensata, ma senza percorrere strade se non quelle della vita spirituale e senza un incontro fisico con le persone, ma, certo, con una profonda comunione spirituale».

Inizia così, come ormai accade per ogni settimana di questa Quaresima così diversa – con i suoi Riti senza fedeli e senza mai lasciare Milano -, la IV Via Crucis zonale che l’Arcivescovo guida, ancora una volta, dalla Cappella feriale della «casa di tutti i fedeli ambrosiani, il Duomo». XII Stazione -, attraverso la preghiera, le Letture bibliche, le altrettante meditazioni preparate dalla Comunità monastica di Dumenza e le figure dell’“incontro”: Maria, Simone dei Cirene, la Veronica.
«Gesù, costretto a portare la croce, ha reso possibile vivere la costrizione come un atto d’amore, come la decisione di amare fino alla fine». costretti dalla persecuzione religiosa a lasciare la loro terra».

Per tutta questa umanità diversa, ma legata da un’unica disperazione, il vescovo Mario dice di voler celebrare la IV Stazione della Via Crucis, perché giunga a tutti la rivelazione evangelica.

«Nella costrizione riconoscete la presenza di Gesù, la vocazione alla libertà, la possibilità di trasformare l’incontro costretto in un’occasione per amare, per riconoscere la grandezza della vocazione, perché tutti i costretti, incontrando Gesù, possano ritrovare stima per se stessi, diventando uomini e donne nuove.

L’omelia dell’Arcivescovo –> VIA-CRUCIS-zona-III Omelia

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