Questa sera messa e processione a Primaluna nell’anniversario dell’Apparizione di Fatima – Breve storia

Scritto il 13 maggio, 2013

Questa sera alle ore 20 messa e processione a Primaluna nell’anniversario dell’Apparizione di Fatima.

Breve storia delle apparizioni di Fatima

Dopo le apparizioni a La Salette e a Lourdes nel XIX secolo, all’inizio del XX la Madonna apparve a Fatima, in Portogallo, precisamente nel 1917; così come nelle apparizioni del secolo precedente e quelle di Caravaggio e Guadalupe nel XV e XVI secolo, Maria appare a giovani di umili condizioni ed è a loro che dona il messaggio al mondo per il pentimento e la conversione delle anime. Allora Fatima era un piccolo villaggio del Portogallo centrale, sugli altipiani dell’Estremadura a 20 km da Leiria. I protagonisti della vicenda vivevano nella frazione di Aljustrel, Lucia dos Santos, nata nel 1907 e i due cugini Francisco e Giacinta Marto, nati nel 1908 e nel 1910 sono tre bambini che aiutano le famiglie nell’allevamento delle pecore; nel 1916, tra Aprile e Ottobre i tre bambini assistono a tre apparizioni di un angelo sfavillante che li invita alla preghiera, a cui i tre sono già assidui, specie nella recita del Rosario. Domenica 13 Maggio 1917 i tre pastorelli, di ritorno dalla Messa andavano ad occuparsi delle pecore, quando arrivati alla Cova de Iria videro dei bagliori, come dei lampi e si avviarono verso casa pensando stesse arrivando un temporale, ma poco dopo si ripeterono i lampi e sopra un leccio apparve la figura di una splendida Signora vestita di bianco. La Signora cominciò a dialogare con Lucia e chiese ai bambini di continuare a pregare per la fine della guerra, che imperversava in Europa in quegli anni; la Signora prospettò anche molte sofferenze ai pastorelli e piano, piano sparì. Lucia disse ai cuginetti di non far parola a nessuno dell’apparizione, ma la piccola Giacinta si lasciò sfuggire il segreto e la notizia cominciò a circolare in tutta la zona, questo comportò ai bambini le reprimende dei genitori e di tutte le autorità civili e religiose.

Il 13 Giugno 1917 i tre pastorelli si recarono al luogo delle apparizioni, come promesso alla Vergine, seguiti già da una piccola folla di curiosi; la Madonna raccomandò ancora la preghiera e disse a Giacinta e Francisco che presto sarebbero volati in cielo, mentre Lucia sarebbe rimasta ancora a lungo sulla Terra.

Il mese successivo, il 13 Luglio andarono nuovamente al luogo delle apparizioni, seguiti da oltre duemila persone, molte delle quali si prendevano gioco dei “visionari”. Nella nuova apparizione, la Signora chiese ai tre di recarsi lì tutti i mesi e che nel mese di Ottobre avrebbe pronunciato il suo nome, rivelò inoltre, i famosi tre segreti, che Lucia serberà ben nascosti e comunicherà solo ai Pontefici, la Signora chiese inoltre, di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria, in quest’occasione i tre pastorelli videro le atrocità dell’inferno.

Il 13 Agosto non ci fu l’apparizione, perché il sindaco di Fatima, fortemente anticlericale, portò via i bambini con l’inganno, ma i pastorelli, il 19 Agosto ebbero comunque una rapida visione di Maria che placherà la loro agitazione.

Il 13 Settembre furono trentamila i curiosi che seguirono i pastorelli alla nuova apparizione, in cui Maria chiese l’edificazione di una Chiesa su quel luogo e promise un segno miracoloso per l’ultima apparizione del 13 Ottobre. In quel giorno, la notizia di un segno miracoloso fece il giro del Portogallo e furono oltre settantamila i curiosi presenti, tra cui molti scettici,atei e anche numerosi giornalisti, pronti a godere il momento in cui, secondo loro, non ci sarebbe stato alcun miracolo.

In quel giorno la Signora si presentò come la Signora del Rosario, previde la breve fine della guerra ed invitò tutti gli uomini a non offendere più Dio, perché un’altra tragica guerra sarebbe stata alle porte. Maria fece vedere ai pastorelli il Paradiso, la Sacra Famiglia e il Signore che benediceva il mondo.

Alla fine dell’apparizione, il sole si trasformò in un disco d’argento e cominciò a danzare, gli abiti di tutti i presenti, bagnati dalla pioggia battente di poco prima, si asciugarono immediatamente e anche i giornali di tutto il paese riportarono il segno miracoloso, che stupì tutti i presenti, compresi gli atei, che andarono a quell’appuntamento solo per gioco e rimasero scioccati.

Il 28 Aprile 1919 si cominciò la costruzione della Cappella sul luogo delle apparizioni, il 13 Maggio 1930 il Vescovo di Leiria, dichiarò degne di fede le visioni dei bambini, il 13 Maggio 1931 avvenne la consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria.

Il 31 Ottobre 1942 Papa Pio XII, in un radiomessaggio consacrò il mondo intero al Sacro Cuore Immacolato di Maria e il 7 Luglio 1952 lo stesso Papa, consacrò i popoli russi a Maria. Ricordando i messaggi della Madonna e l’avverarsi della profezia di una nuova guerra, il 13 Maggio 1946 venne posta una corona alla statua della Vergine Maria di Fatima.

I Pontefici onorarono la Madonna di Fatima, indicandola al mondo come un’ancora di salvezza per tutti, Paolo VI, in occasione del 50° anniversario delle apparizioni vi si recò in pellegrinaggio e Papa Giovanni Paolo II, il 13 Maggio 1982, ad un anno esatto dall’attentato subito si reca a Fatima per ringraziare Maria, artefice della sua salvezza, vi farà incastonare nella sua corona uno dei proiettili sparati dal suo attentatore. Il 13 Maggio 2000, Giovanni Paolo II si recò nuovamente a Fatima per procedere alla Beatificazione dei fratelli Marto, un mese dopo pubblicò il testo del terzo segreto di Fatima.

Questo segreto fu scritto da Suor Lucia, sigillato e custodito fin dal 1944; nel 2000 fu reso pubblico e questo è il testo: “Dopo le due parti che ho già esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto, un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui; l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un vescovo vestito di bianco ”abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”.

Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salivano una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

E queste furono le interpretazioni ufficiali del segreto: “Tale testo costituisce una visione profetica paragonabile a quelle della Sacra Scrittura, che non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate. Di conseguenza la chiave di lettura del testo non può che essere di carattere simbolico. La visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani e descrive l’immane sofferenza dei testimoni della fede dell’ultimo secolo del secondo millennio. È una interminabile Via Crucis guidata dai Papi del ventesimo secolo.

Secondo l’interpretazione dei pastorelli, interpretazione confermata anche recentemente da suor Lucia, il “Vescovo vestito di bianco” che prega per tutti i fedeli è il Papa. Anch’egli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici) cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco. Dopo l’attentato del 13 maggio 1981, a Sua Santità apparve chiaro che era stata “una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola”, permettendo al “papa agonizzante” di fermarsi “sulla soglia della morte”.

In occasione di un passaggio da Roma dell’allora vescovo di Leiria – Fatima, il papa decise di consegnargli la pallottola, che era rimasta nella jeep dopo l’attentato, perché fosse custodita nel Santuario. Per iniziativa del vescovo essa fu poi incastonata nella corona della statua della Madonna di Fatima. I successivi avvenimenti del 1989 hanno portato, sia in Unione Sovietica che in numerosi Paesi dell’Est, alla caduta del regime comunista che propugnava l’ateismo.

Anche per questo il Sommo Pontefice ringrazia dal profondo del cuore la Vergine Santissima. Tuttavia, in altre parti del mondo gli attacchi contro la Chiesa e i cristiani, con il peso di sofferenza che portano con sé, non sono purtroppo cessati. Anche se le vicende a cui fa riferimento la terza parte del ‘segreto’ di Fatima sembrano ormai appartenenti al passato, la chiamata della Madonna alla conversione e alla penitenza, pronunciata all’inizio del ventesimo secolo, conserva ancora oggi una sua stimolante attualità…” .

L’allora Cardinal Ratzinger così spiegò questa parte del segreto: “Si chiama ‘Rivelazione’, perché in essa Dio si è dato a conoscere progressivamente agli uomini, fino al punto di divenire egli stesso uomo, per attirare a sé e a sé riunire tutto quanto il mondo per mezzo del Figlio incarnato Gesù Cristo. In Cristo, Dio, ha detto tutto, cioè sé stesso, e pertanto la rivelazione si è conclusa con la realizzazione del mistero di Cristo, che ha trovato espressione nel Nuovo Testamento… La rivelazione privata (come i messaggi trasmessi dalla Madonna ai tre pastorelli di Fatima) è un aiuto per questa fede in Cristo. La parola chiave di questo ‘Segreto’, è il triplice grido: ‘Penitenza, Penitenza, Penitenza!… A suor Lucia appariva sempre più chiaramente come lo scopo di tutte quante le apparizioni sia stato quello di far crescere sempre più nella fede, nella speranza e nella carità – tutto il resto intendeva portare solo a questo….”.

Oggi il Santuario di Fatima è uno dei luoghi del Cristianesimo più visitati al mondo, mentre il destino dei pastorelli è stato esattamente quello previsto dalla Vergine Maria nel 1917, Francisco morì nella sua casa di Aljustrel, il 4 Aprile 1919, appena undicenne, Giacinta morì circa un anno dopo, il 20 Febbraio 1920 in un ospedale di Lisbona ad appena dieci anni, entrambi rimasero vittime della terribile epidemia conosciuta come “spagnola”, che fece numerose vittime in tutta Europa tra il 1917 e il 1920; entrambi riposano nella Basilica di Nostra Signora di Fatima, sono stati proclamati Beati da Giovanni Paolo II il 13 Maggio 2000.

Lucia, come preannunciato dalla Madonna, proseguì il suo ruolo di custode dei segreti, divenne Suora di Santa Dorotea e a 41 anni entrò nel Carmelo di Coimbra, numerose volte tornò sul luogo delle apparizioni.

Una volta resi pubblici tutti i segreti, morì quasi centenaria, il 13 Febbraio 2005, poche settimane prima del Santo Padre Giovanni Paolo II; dal 19 Febbraio 2006 riposa insieme ai suoi cugini Giacinta e Francisco nella Basilica di Nostra Signora di Fatima.

fonte:santiebeati.it

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