DON PAOLO CI SCRIVE: VIVO QUESTO MOMENTO CON GRANDE GRATITUDINE VERSO IL SIGNORE

Scritto il 3 giugno, 2019

Mancano ormai pochi giorni alla mia Ordinazione Presbiterale. L’8 giugno infatti, nella celebrazione delle ore 9.00 in Duomo, diventerò prete. Il mio cuore è ricco di gratitudine: anzitutto verso il Signore che mi ha chiamato ad una vocazione così bella; in secondo luogo nei confronti della mia famiglia e della comunità di Barzio che mi hanno permesso di compiere un cammino sereno; in terzo luogo al Seminario che grazie alla vita comune, alla preghiera, allo studio e alle esperienze “sul campo” mi hanno formato in vista del ministero che presto riceverò.

La nostra classe ha scelto come “motto”, già per l’Ordinazione Diaconale, il versetto del capitolo 12 della Lettera ai Romani di san Paolo: Siate lieti nella speranza. Questa espressione manifesta il mio attuale stato d’animo. Dalla gratitudine infatti scaturisce la letizia. Sono contento del cammino svolto sin qui e sono pieno di gioia in vista dell’8 giugno. Guardandomi attorno, vedo che la gioia non è soltanto mia, ma è condivisa con gli altri quattordici miei compagni e soprattutto con tutte le persone che sto incontrando negli ultimi mesi. Molti attorno a me sono felici di questo mio nuovo passo. Il mio sacerdozio non vuole infatti essere per me un ruolo o un tesoro da chiudere in cassaforte, ma un servizio generoso a tutta la Chiesa.

La seconda parte del nostro motto si riferisce poi alla speranza. Io non divento prete per me stesso, ma per annunciare a tutti che c’è una Speranza con la “S” maiuscola, che è il Signore Gesù. Senza questa Speranza non sarei mai arrivato fino a questo punto. Ma non solo. La speranza siamo anche noi quindici (quasi) preti novelli: lo Spirito Santo non smette mai di suscitare nuove vocazioni sacerdotali nella sua Chiesa. E infine la speranza è il mio sguardo verso il futuro. Già da qualche mese infatti svolgo il mio servizio come diacono nelle comunità di Arluno e Casorezzo (MI). Queste saranno anche le parrocchie che mi accoglieranno come prete e in cui svolgerò i primi anni di ministero. La mia speranza non è tanto quella di “trovarmi bene” (c’è anche quella, sia chiaro), ma soprattutto di essere un pastore dal cuore mite e umile, che sappia comunicare l’amore profondissimo del Padre verso tutti i suoi figli.

Certamente in questo ultimo mese, oltre a questi sentimenti più “spirituali” non manca un po’ di sana trepidazione, non solo per quanto detto prima, ma anche per tutti quegli aspetti più pratici che si possono ben immaginare nella preparazione di una festa e di una nuova dimora. Celebrazione, pranzo, inviti, arredo della casa… tante cose che tengono ben occupato il pensiero, ma che, aiutato da tanti, anzi tantissimi, sto preparando con grande letizia.

Avendo nel cuore tutti questi sentimenti vi invito allora a continuare a pregare per me e a partecipare, se vi farà piacere o alla mia Ordinazione in Duomo o alla Prima Messa che celebrerò a Barzio, il 9 giugno alle 11.00.

Una preghiera per tutti voi!

don Paolo

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