DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO NELLA DOMENICA DI DEDICAZIONE DEL DUOMO

Scritto il 14 ottobre, 2023

Oggi celebriamo la dedicazione del Duomo di Milano: è il cuore della nostra Chiesa ambrosiana radunata intorno al suo Vescovo, per celebrare la preghiera di lode, di supplica, di ringraziamento a Dio. È giusto avere a cuore il Duomo di Milano, come pure ciascuna delle nostre chiese: anche Gesù, nel corso della sua vita, ha sempre onorato il tempio come la casa di Dio: fin da quando vi andava, da ragazzo, con i suoi genitori per la festa di Pasqua, e una volta si fermò a discutere con i dottori.

Nell’onorare il Duomo e le nostre chiese, lasciamoci guidare dall’atteggiamento di Gesù come traspare dal Vangelo di oggi. Anzitutto Gesù si mostra intransigente nell’avere cura del tempio come la casa di Dio: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera; voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri”.

Oggi le nostre chiese sembrano un po’ più esenti da questo rimprovero: ad esempio non ci sono più le tariffe per le varie celebrazioni.

Tuttavia sappiamo come questa tentazione sia sempre ricorrente, magari negli uffici adiacenti alle chiese.

Una seconda caratteristica nell’atteggiamento di Gesù è la sua misericordia: “Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì”.

Non è certo l’immagine di un tempio silenzioso e raccolto, ma è l’immagine di un luogo in cui le persone vengono prima delle pietre e degli ornamenti.

A questo modo Gesù ci indica, ancora una volta, come la misericordia sia il cuore della vera religione.

Era questa la predicazione insistente dei Profeti, come Gesù stesso aveva ricordato: “misericordia voglio, e non sacrifici”.

Siamo uomini in carne e ossa e abbiamo bisogno di un luogo in cui ritrovarci.

Ma la Chiesa che più conta davanti a Dio è quella fatta di persone, nella quale il culto a Dio viene reso non solo nella preghiera, ma anche nella cura verso i fratelli: tutti i fratelli, anche coloro che sbagliano in modo grave ed evidente, perché così è il cuore di Dio e così vuole che siamo anche noi.

Allora finalmente la Chiesa sarà libera da ogni calcolo umano e apparirà come abbiamo sentito dal libro dell’Apocalisse: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Essi saranno il suo popolo, ed Egli sarà il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”.

Don Gabriele
Vicario parrocchiale

 

 

 

 

Like (0)Condividi su
Categories : Commento al Vangelo della Domenica | Prima pagina


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.