SAN GIOVANNI BOSCO: APPUNTAMENTI A CREMENO, PREMANA E INTROBIO

Scritto il 27 gennaio, 2015

In occasione della festa di san Giovanni Bosco,a cui alcuni Oratori della Valsassina sono dedicati si terranno degli eventi a lui dedicati a Premana, Cremeno e nella CP Madonna della neve. Quest’anno ricorre il bicentenario dalla nascita.

PREMANA:

Sabato  31 gennaio – Festa di S. Giovanni Bosco e il tradizionale “cascia vie giner” a conclusione della settimana dell’Educazione: Recita preparata dai gruppi di catechesi di IV elemetare: “san Giovanni Bosco giullare di Dio”. Al termine della Messa delle 18 il tradizionale “cascia vie giner” per le vie del paese; “ol giner” sarà bruciato in oratorio; seguirà cena con gnocchi di “mamma Mrgherita” ed infine spettacolo con il famoso mago “J”!!!

CREMENO:

Giovedi’ 29 gennaio 2015: L’Oratorio di Cremeno organizza  la “Festa di san Giovanni Bosco”. Ritrovo in Oratorio: ore 17.30. La fata svitata presenta la “Bolletta strega perfetta” spettacolo di magia e bolle di sapone. A seguire preghiera e riflessione insieme. Quindi cena con pizza, patatine e dolci. Fine della serata alle ore 20.30.

Consegnare l’iscrizione entro martedì 27 gennaio 2015 presso:

Panificio FANCIOSTI Cassina
Pasticceria ROTA Cremeno
Macelleria PILATI Cremeno
Alimentari INVERNIZZI Maggio

 CP MADONNA DELLA NEVE:

Venerdì 30 gennaio, vigilia della festa di san Giovanni Bosco, alle ore 18.00 nella Chiesa di Introbio santa Messa per tutti i ragazzi, adolescenti e giovani.

Chi è san Giovanni Bosco: Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D’Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente “i Becchi”. Ancora bimbo, la morte del babbo gli fece sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso. Il personaggio era Gesù e la Maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandonò per tutta la vita e che onorò col titolo di “Ausiliatrice dei cristiani”. Il 5 giugno 1841 Giovanni Bosco è consacrato Sacerdote dall’Arcivescovo di Torino, mons. Il giorno dopo dice la sua prima Messa all’altare dell’Angelo Custode nella chiesa di san Francesco d’Assisi. Lo assiste don Cafasso, che diventerà la guida spirituale della sua vita.

Nell’Autunno 1844 inizia la “migrazione” dell’Oratorio di don Bosco in diversi luoghi della città: presso l’Opera della Marchesa Barolo, nel cimitero di san Pietro in Vincoli, presso i Molini di città, in casa Moretta, in un prato dei fratelli Filippi. Nel Settembre 1845 quando l’Oratorio è presso i Molini di città, don Bosco fa uno degli incontri fondamentali della sua vita. Diventerà suo braccio destro, e suo successore alla testa della Congregazione Salesiana. Volendo estendere il suo apostolato anche alle fanciulle fondò, con Santa Maria Domenica Mazzarello, la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

La loro presenza diede alla missione di Don Bosco il suo tratto caratterizzante. “Io per voi studio, per voi lavoro, per voi sono disposto anche a dare la vita” soleva dire Don Bosco. le condizioni dell’ambiente educativo; ciò che ispira e dà il tono a tutto; la familiarità che crea corrispondenza e desiderio di crescita.

Tutta la sua opera trasse origine dalla intima unione con Dio che fin da giovane coltivò gelosamente e si sviluppò nell’abbandono filiale e fedele al disegno che Dio aveva predisposto per lui, guidato passo passo da Maria Santissima, che fu l’Ispiratrice e la Guida di tutto il suo operato. Nel Luglio 1846 Don Bosco contrae una Malattia quasi mortale.

Il 3 novembre 1846 dopo una lunga convalescenza passata ai Becchi, don Bosco ritorna all’Oratorio accompagnato dalla madre Margherita, che viene a fare da mamma ai suoi ragazzi. Inizia la costruzione della chiesa dedicata a san Francesco di Sales, che verrà terminata e consacrata nel 1852. Firma i primi contratti di apprendistato per i suoi ragazzi che vanno a lavorare in città, anticipando l’azione sindacale a difesa dei giovani apprendisti. E’ il 1853 Don Bosco fonda le Letture Cattoliche, piccoli libri mensili per l’istruzione cristiana della gente.

Il 26 gennaio 1854 Don Bosco propone a quattro giovani (Rua, Cagliero, Rocchietti, Artiglia) la fondazione dei Salesiani: si tratta di fare una promessa di impegnarsi “nella carità verso il prossimo”. Il 25 marzo 1855. Michele Rua fà voto di povertà, castità e obbedienza nelle mani di don Bosco. E’ l’inizio di un proficuo rapporto e collaborazione di Don Bosco con i Papi. Il 18 dicembre 1859 nasce ufficialmente la Congregazione Salesiana. Nel 1860 Muore don Giuseppe Cafasso, il grande consigliere spirituale di don Bosco. Il 7 dicembre 1871 Don Bosco cade gravemente ammalato mentre visita la casa salesiana di Varazze. E’ il 5 agosto 1872 nasce la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che affianca l’opera dei Salesiani. Nel 1876 Don Bosco fonda, con l’approvazione della Santa Sede, la terza famiglia salesiana: i Cooperatori. Essi dovranno ” aiutare la Chiesa, i Vescovi, i Parroci promuovendo il bene secondo lo spirito della Società Salesiana”

Nell’aprile del 1866 Don Bosco raggiunge la Spagna, e vi rimane trenta giorni elemosinando per il Tempio del Sacro Cuore e per le sue Opere. È un viaggio trionfale, che apre uno splendido avvenire alla Congregazione Salesiana in Spagna.

“Ciò che ho fatto, l’ho fatto per il Signore. Si sarebbe potuto fare di più. Ma faranno i miei figli. .La nostra Congregazione è condotta da Dio e protetta da Maria Ausiliatrice”. Il 1 Aprile 1934, Pio XI, che ebbe la fortuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo.

 

Preghiera a don Bosco

O Padre tenerissimo al cui cuore don Bosco

ha attinto la forza di amare,

dona a noi la capacità di amare

con il tuo stesso cuore.

Aiutaci a capire che amare i giovani

vuol dire ‘accettarli come sono,

spendere tempo con loro,

dimostrare fiducia nelle loro capacità,

perdonare quello che è frutto di spontaneità o immaturità’.

Solo così potremo educare ed essere segni

del tuo amore. Amen.

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