Scola: «I cristiani non sono visionari, ma testimoni nella gioia del Risorto»

Scritto il 29 marzo, 2016

Il Cardinale ha presieduto in Duomo, il solenne Pontificale di Pasqua, ricordando i martiri di oggi e invitando a testimoniare la fede difendendo la dignità della vita in ogni suo momento, salvaguardando la famiglia, senza cui non si edifica vita buona, e coltivando il perdono.

Vide Gesù, in piedi, ma non lo riconobbe: I due angeli seduti al sepolcro «… le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”» (Vangelo, Gv 20,13).

Maria di Magdala era venuta al sepolcro con dolore, con pietà, con amore per potersi prendere cura almeno del corpo morto del suo Signore. In Lui aveva scoperto il senso pieno della sua vita. Ma trovare il sepolcro vuoto aveva svuotato il suo cuore. Ancora una volta è Gesù a venire incontro al suo smarrimento. Maria «vide Gesù, in piedi» (Vangelo, Gv 20,14a), ma sulle prime non lo riconobbe, come succederà ai due di Emmaus. La Maddalena lo identifica solo sentendosi chiamare per nome. Il Risorto possiede, ormai, una nuova modalità di esistenza.

L’Omelia del Cardinale Scola –> Omelia Pasqua_card. Scola_27.03.16

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