III settimana di Avvento: Le profezie adempiute (Lc 7,18-28)

Scritto il 3 dicembre, 2015

“Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo.” (Lc 7,22-23)

La risposta che Gesù consegna ai discepoli di Giovanni a riguardo della domanda se è proprio lui il Messia che deve venire, è una risposta che parte da fatti concreti, dalle azioni che il Signore compie a favore dei più poveri. Queste azioni sono l’esatta ripetizione di quanto scritto nei profeti: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i morti risuscitano, la buona notizia è annunciata! Davvero le profezie sono compiute in Gesù.

Non occorre aspettare altri! Lui è la Parola vivente che viene a portare una buona notizia: che l’uomo non è più solo, ma che ha un compagno di viaggio che non lo lascerà perdersi. In questo annuncio c’è però sempre la possibilità di non capire. Gesù usa il termine: scandalo. Beato colui che non trova in me motivo di scandalo. Non è facile accogliere Gesù per quello che è. Anche oggi ci si può scandalizzare di Lui, come di tante altre persone che cercano, con semplicità ma anche con coraggio, di essere fedeli al vangelo, di fare la volontà del Padre. A volte si rischia di creare scandalo. E questo ci spaventa, ci fa fare delle marce indietro. Non ci fa camminare: rimaniamo fermi. Chiediamo al Signore di non scandalizzarci di Lui, di accoglierlo così com’è, di cambiare la nostra mentalità e di formarla al suo pensiero. Continuiamo ad assumere i suoi sentimenti.

don Marco, parroco CP Madonna della neve

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