Stiamo vivendo il mese di maggio, mese dedicato a Maria. In questo mese la liturgia…
Papa: matrimonio espressione dell’alleanza tra uomo e donna
Scritto il 19 gennaio, 2013
“Dal connubio tra una visione materialistica dell’uomo e il grande sviluppo della tecnologia – ha proseguito – emerge un’antropologia nel suo fondo atea”, per la quale l’uomo è ridotto “a funzioni autonome, la mente al cervello, la storia umana a un destino di autorealizzazione”, “prescindendo da Dio, dalla dimensione propriamente spirituale e dall’orizzonte ultraterreno”.
Ma “nella prospettiva di un uomo privato della sua anima e dunque di una relazione personale con il Creatore, ciò che è tecnicamente possibile diventa moralmente lecito, ogni esperimento risulta accettabile, ogni politica demografica consentita, ogni manipolazione legittimata”. È l’insidia, questa, dell’“assolutizzazione dell’uomo”, che “pretende di essere indipendente e pensa che nella sola affermazione di sé stia la sua felicità”.
La risposta riprende quanto scritto nel recente motu proprio sul “servizio della carità” – laddove prescrive tra l’altro di “evitare che gli organismi di carità” siano “finanziati da enti o istituzioni che perseguono fini in contrasto con la dottrina della Chiesa” – chiedendo di “esercitare una vigilanza critica e, a volte, ricusare finanziamenti e collaborazioni che, direttamente o indirettamente, favoriscano azioni o progetti in contrasto con l’antropologia cristiana”. “Ma positivamente – aggiunge – la Chiesa è sempre impegnata a promuovere l’uomo secondo il disegno di Dio, nella sua integrale dignità, nel rispetto della sua duplice dimensione verticale e orizzontale. A questo tende anche l’azione di sviluppo degli organismi ecclesiali”.
La visione cristiana dell’uomo, precisa Papa Benedetto, “è un grande sì alla dignità della persona chiamata all’intima comunione con Dio, una comunione filiale, umile e fiduciosa”, ricordando che “l’essere umano non è né individuo a sé stante né elemento anonimo nella collettività, bensì persona singolare e irripetibile, intrinsecamente ordinata alla relazione e alla socialità”. A tal riguardo, rimarca in conclusione, “la Chiesa ribadisce il suo grande sì alla dignità e bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna, e il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocità tra maschile e femminile è espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore”.
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