SOSTARE CON TE | L’Avvento in oratorio: Signore, sei tu! (Kyrie)

Scritto il 24 ottobre, 2022

L’Avvento in oratorio aiuterà i ragazzi e le ragazze a riconoscere che quel Bambino che nasce a Natale è il Signore! Chiederemo loro di rivolgersi già a Gesù chiamandolo “Signore” (Kyrie) nelle loro preghiere, soprattutto esercitandosi nella preghiera personale (grazie anche al Calendario dell’Avvento ambrosiano che può aiutare a fissare un appuntamento quotidiano). In oratorio potranno trovare un ambiente familiare dove “Sostare con te”, nonostante la frenetica preparazione al Natale che il mondo ci propone. In oratorio ci si fermerà per esercitarci nella preghiera di intercessione e nella preghiera per la pace. “Quel che ci vorrebbe” ce lo ha suggerito l’Arcivescovo Mario Delpini nel suo Messaggio per la Festa dell’oratorio che può diventare un programma per l’anno oratoriano. Gli educatori sono chiamati a trovare sempre nuove forme per annunciare il Vangelo, perché i ragazzi possano pian piano imparare a riconoscere il Signore Gesù e a pregarlo dicendo: Signore, sei tu! (Kyrie).

A Natale nasce Gesù Bambino. Ma chi è Lui per noi? Gesù è il Signore! Quanti fra i ragazzi che conosciamo oggi sono in grado di riconoscerlo? Quanti hanno una tale confidenza con Gesù da chiamarlo abitualmente “Signore”? Il tempo di Avvento, che ci conduce alla venuta del Signore, può essere l’occasione per chiedere ai ragazzi di avvicinarsi ancora di più a Gesù, con confidenza e fiducia e di imparare a rivolgersi direttamente a Lui nella preghiera personale, invocando il suo nome, dicendo “Signore, sei tu!”.

Dire “Signore” (Kyrie) significa professare la propria fede! Certo, il compimento della fede si ha nel riconoscere Gesù come il Crocifisso Risorto. Proprio per arrivare a questo, bisogna partire dal comprendere e accogliere il mistero dell’incarnazione, del Figlio di Dio che entra nella storia e cammina con noi: è Lui, il Signore! Giovanni il Battista ne prepara la via e poi lo indica come l’Agnello di Dio. Ai ragazzi, ancora in cammino, si può chiedere innanzitutto di credere in quel Gesù che stanno imparando a conoscere e che gli stiamo “indicando” negli incontri di catechesi, nelle occasioni di animazione dell’oratorio e frequentando la comunità. IndicarLo è il nostro scopo! Chiedere ai ragazzi di seguirLo, dopo averLo conosciuto, è il nostro obiettivo.

Sappiamo quali sono le dimensioni della vita cristiana su cui insistere: la vita quotidiana come occasione di bene; la lettura e la conoscenza del Vangelo e della Parola di Dio, per lasciare che il Signore parli al cuore e plasmi la coscienza; la vita dei sacramenti, la frequentazione costante della messa domenicale, del sacramento della penitenza e l’abitudine di pregare tutti i giorni con costanza; la vita della comunità, nelle varie forme di fraternità e di servizio, di testimonianza e amicizia, di animazione e di rapporto fra generazioni diverse.

Occorre dunque trovare continuamente le occasioni che possano aiutare i ragazzi a vivere queste dimensioni, con belle esperienze, appuntamenti imperdibili, sollecitazioni costanti e il più possibile personali. L’obiettivo è alto: imparare a riconoscere Gesù come il Signore della propria vita e pregarlo personalmente, con confidenza e familiarità, ogni giorno.

Vedi l’articolo completo sul sito Chiesadimilano.it

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Categories : Avvento e Natale | Decanato | L'Oratorio in Valsassina


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