IL RIPOSO – RICONOSCERE IL SIGNORE COME LA NOSTRA CASA

Il salmo che la liturgia di questa domenica propone alla nostra preghiera ci invita ad abitare la casa del Signore: “Beato chi abita nella tua casa”. Il desiderio di chi si rivolge al Signore è quello di trovare una casa accogliente, riposante, in cui ci si trova bene, ci si senta amati e protetti. “L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore”.

Nella casa del Signore ci sono molti posti: ognuno di noi trova il suo posto e, occupandolo, non ruba il posto a nessuno ma trova la realizzazione piena di sé. Tornare alla casa del Signore non significa “entrare in chiesa” oppure “andare a messa”. L’idea è più profonda: significa riconoscere il Signore come la nostra casa, il nostro rifugio. Vuol dire che, ogni volta che mi scoraggio, ogni volta che torno a casa deluso, arrabbiato, affaticato, trovo nel rapporto con il Signore, il luogo dove ristabilire la serenità e la pace interiore che mi permettono di continuare il cammino della vita con speranza. “Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente”: scopro che tutta la mia vita è custodita da Dio e che Lui è proprio il Dio vivente, che dona la vita.

Che mi ri-dona la vita quando penso che la vita stia sfuggendo o stia prendendo una piega sbagliata. In queste settimane estive è bello contemplare le bellezze che ci circondano e prendere esempio dalla natura: “Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio”. Questa immagine poetica ci ricorda che davvero il Signore è il nostro riposo.

Tutti noi abbiamo bisogno del riposo e solo ritrovando la presenza del Signore possiamo davvero riposarci e ritrovare le energie necessarie per camminare. “Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion”. Il Signore è capace di trasformare la valle del pianto in una sorgente.

don Marco Mauri, parroco CP Madonna della neve

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