Il Papa alla Veglia con i giovani valsassinesi: avanti, senza perdere il “fiuto della Verità”!

Scritto il 18 aprile, 2022

Con Maria, adolescente come voi quando ha detto il suo sì a Dio, ripetete il vostro ” Eccomi”. Così il Papa parlando a braccio a centomila giovani presenti all’appuntamento voluto dai vescovi italiani in Piazza San Pietro. Ha ascoltato le loro esperienze, con loro ha pregato affidando alla Vergine il futuro e li ha incoraggiati a non avere timore della vita, anzi a donarla illuminando le paure con l’aiuto di chi ci sta accanto. “Seguo Te Gesù, via diritta fonte di speranza, portami con Te. Fammi indossare le ali dell’aurora fammi raggiungere l’estremità del mare”.

Più di un’ora di dialogo e preghiere con il Pontefice, canti, esperienze e testimonianze di vita vissuta alla luce del Vangelo di Giovanni 21, 1-19, la splendida pagina della pesca miracolosa. A partire dalle 16 l’inizio della festa è scandito dalla voce di ospiti famosi, dalle note di Mattia Romano e di Blanco vincitore del Festival di Sanremo, e dalle testimonianze sulla vita negli oratori in particolare quello di Nembro, cittadina sferzata dalla pandemia.
Bassetti : “Qui per ascoltare ed essere ascoltati”

Alle 17.30, il lungo giro di Francesco che in papamobile arriva fino alla fine di via della Conciliazione, fa esplodere la gioia: migliaia le mani alzate, gli striscioni colorati, le bandiere che sventolano anche coi colori dell’Ucraina, e poi le voci: “Siamo qui per te!”. “Finalmente siamo qui” dice commosso il cardinale, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), Gualtiero Bassetti rivolto al Papa che prende posto sul Sagrato tra centinaia di fiori colorati e nell’abbraccio di un gruppo di adolescenti che saluta personalmente. Non “sono dei grandi spensierati questi ragazzi”, paure, ansie, dubbi di questi ultimi due anni – precisa il porporato – “non si sono dissolti”, eppure sono qui stasera “per il bisogno intenso di un incontro bello da ricordare” e “della parola di un Padre, la sua, che annunci loro che il Signore Gesù può farci vivere ancora una volta l’esperienza gioiosa della Risurrezione”.

Con l’orazione del Papa prende il via la Veglia. lo slancio di Pietro che si tuffa in mare, e poi la cena e l’appassionato dialogo tra Pietro e il Risorto, scandito dalla triplice domanda “Mi ami tu?”, e concluso dall’invito di Gesù: “Seguimi”.

Gesù ci sfida ad andare oltre.

Quando il Papa prende la parola per la sua riflessione, ha ascoltato già le esperienze di Samuele, Sofia, Alice e un altro Samuele, il racconto del loro passaggio dal “buio” – vissuto per un lutto, una malattia, per la “poca voglia di vivere” – alla luce del dono e dell’amore, come accaduto ai discepoli quella notte sul Lago. E viene il miracolo di tanti pesci, tanti pesci, le reti si riempiono di pesci.

Il buio non ci faccia paura

Questo – dice Francesco – può aiutarci a pensare ad alcuni momenti della nostra vita, momenti di prova in cui ci sentiamo nudi, inermi e soli, momenti in cui proviamo paura. Vi auguro di avere il fiuto di Giovanni, ma anche il coraggio di Pietro. Abbiate paura non della vita, ma della morte dell’anima.

E con il coraggio e il fiuto non resta che “buttarsi nella vita” con generosità e senza paura, certi che ci sarà sempre qualcuno che ci accompagna. E’ lei che Francesco consegna agli adolescenti perchè quando si è in difficoltà – dice – è la mamma che si chiama e così, anche ” noi chiamiamo Maria”, lei che, poco più che adolescente, disse il suo sì a Dio:

Che la Madonna, la mamma che aveva quasi la vostra età quando ha ricevuto l’annuncio dell’Angelo ed è rimasta incinta, che lei vi insegni a dire: “Eccomi!”, e a non avere paura.

 

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