DA MEZZOGIORNO DI SABATO 1 A DOMENICA 2 AGOSTO IL PERDONO DI ASSISI

Scritto il 31 luglio, 2021

ll Perdono di Assisi, concesso dal Signore, per intercessione della Vergine Maria a San Francesco dopo una notte di preghiera, è il perdono totale di tutte le colpe e le pene, in cielo e in terra, dal giorno del battesimo fino a quando lo si ottiene.

Può essere richiesto per sè o per i defunti dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno nel seguente modo:

– Accostarsi al sacramento della Confessione per essere in grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti);
– partecipare alla S. Messa e ricevere la Comunione Eucaristica;
– visitare la chiesa della Porziuncola o un’altra chiesa francescana, per recitare alcune preghiere, in particolare:
* Il Credo: per riaffermare la propria identità cristiana;
* Il Padre Nostro: per riaffermare la propria dignità di figli di Dio;
* Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (ad es. Padre nostro, Ave Maria, Gloria)

LA STORIA DEL PERDONO DI ASSISI
– Dalle Fonti Francescane (cfr FF 3392-3399)

Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione della chiesetta della Porziuncola presso Assisi, quando improvvisamente rifulse nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!

Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime.
La risposta di Francesco fu immediata: “Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.

“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai.
Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta.

Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione.
Poi disse: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?” e Francesco scattando rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”.

E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: “Come, non vuoi nessun documento?”.
E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.

E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell’Umbria e al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

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