Il nuovo Vicario episcopale: “Prego e ascolto l’eco del lago e dei monti”

Scritto il 13 giugno, 2012

Il nuovo Vicario episcopale della Zona pastrorale III, monsignor Maurizio Rolla, si presenta ai lecchesi con un’intervista rilasciata a don Paolo Ventura, vicario della comunità pastorale “Madonna del Rosario” in Lecco e responsabile della pastorale giovanile dell’oratorio di Castello in Lecco.

Monsignor Rolla, iniziamo a conoscerla meglio partendo dai dati biografici e dal percorso ministeriale

Sono nato a Pessano con Bornago (MI) il 29.01.1953. La mia infanzia è trascorsa però a Carugate (MI) e da lì, a 11 anni, sono entrato nel Seminario di Masnago (VA). Sacerdote dall’11 Giugno 1977. Il primo mandato di vicario parrocchiale a Corsico (MI) nella parrocchia Santi Pietro e Paolo dura fino al Settembre 1994. Successivamente sono destinato parroco a S.Biagio in Monza dove resto fino al S ettembre 2007. Da Monza passo a Saronno (VA) dove mi viene affidata la Parrocchia Santi Pietro e Paolo e la prevostura della città. Nel luglio 2010 incomincia l’esperienza della Comunità Pastorale “Crocifisso Risorto”: prima con la parrocchia Regina Pacis poi a maggio 2011 con quella di S.Giuseppe e a Settembre dello stesso anno, con la parrocchia Sacra Famiglia. La Comunità Pastorale dovrebbe completarsi a breve con le altre due parrocchie della città.

Con quale animo ha accolto la nomina di Vicario episcopale? Se l’aspettava?

Dopo il primo comprensibile e inevitabile stupore, con serenità e fiducia.

Ora è chiamato a lasciare Saronno, realtà dove ha lavorato molto intensamente. Quali tracce e quali direttrici di impegno pensa di aver costruito in questi anni a Saronno?

Importanti sono stati tutti gli incontri avvenuti che mi hanno consegnato un enorme e prezioso bagaglio di bene. E tutti gli incontri lasciano una scia sulla quale lavorare per, innanzitutto, cambiare se stessi e poi, nel limite del possibile, … ancora se stessi. Questa la traccia e la direttrice che mi pare siano le più interessanti! Quello che ho ascoltato, detto e fatto hanno lasciato inevitabili segni: speriamo non abbiano lasciato troppe ferite o troppi graffi. Quello che si vede solitamente non fa trapelare le probabili sofferenze che hai creato: è soprattutto sull’invisibile che si misurano le altezze e le profondità. Per cui poche parole di bilancio e … pedalare. Una cosa mi colpisce particolarmente: la misericordia che il Signore e la gente mi hanno sempre riservato.

 Conosce il territorio lecchese? Ha avuto qualche occasione di passarvi o di intrattenervi qualche rapporto in precedenza?

Geograficamente qualcosa conosco, culturalmente un po’ meno e spiritualmente … lo sa il Signore: questo mi tranquillizza e mi pacifica. Il terreno so che è ben presidiato: il Padre mio, dice Gesù, fa … l’agricoltore. Dunque!

 Si è già fatto un’idea di quali saranno le linee di indirizzo su cui investire maggiormente nel suo ruolo di vicario a Lecco? Quali i punti su cui vorrà concentrare maggiormente l’attenzione, in sintonia con il mandato ricevuto dal Cardinale?

Sto pregando e ascoltando la eco del lago e delle montagne: per ora sono questi il mio indirizzo e i miei punti. Il mio respiro deve ancora assaporare i saliscendi del Lecchese.

 Può rivolgere un saluto al suo predecessore monsignor Molinari e un primo messaggio ai fedeli lecchesi?

A don Bruno ogni bene e gratitudine infinita. È uomo e prete preparato e capace: continuerà a fare il bene che ha saputo fare tra voi. Ai lecchesi: niente paura, prima di ogni cosa sta la Trinità di Dio. Un abbraccio.

 Grazie!!

Grazie a voi!

di don Paolo Ventura da resegoneonline.it
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Categories : Chiesa di Milano


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