E dopo la Pasqua…

Scritto il 21 aprile, 2015

Da lunedì a mercoledì dopo Pasqua con i ragazzi di III media del decanato abbiamo professato la nostra fede a Roma sulla tomba di San Pietro. Questa occasione è stata la giusta conseguenza delle feste della Pasqua: Gesù risorto da testimoniare con la vita. I nostri ragazzi ci hanno dato l’esempio: si può essere cristiani felici, entusiasti oggi senza vergognarsi.

E noi adulti come professiamo la nostra fede?

Cosa hanno lasciato in noi le giornate sante del triduo?

Siamo pronti a dire la nostra fede?

Il rischio è quello di aver vissuto con intensità alcuni giorni carichi di fede per poi lasciarci travolgere dall’abitudine ad essere cristiani mediocri. Abbiamo bisogno di vivere la Pasqua tutto l’anno, ogni giorno, senza paura.

La domenica in Albis Depositis ( in cui si depone la veste bianca del battesimo), che San Giovanni Paolo II ha istituito come la “Domenica della Divina Misericordia”, possa essere l’occasione per vivere ancora con entusiasmo lo spirito e la grazia della risurrezione, come i nostri ragazzi sono stati capaci di fare. Davanti al mondo, davanti alla chiesa in piazza San Pietro, davanti a chiunque chiede ragione della fede e della speranza che ci è data.

La Pasqua continua e continuerà ogni volta che non avremo paura di essere gente dalla fede giovane e con la voglia di testimoniare a tutti la gioia del Vangelo.

Don Marco

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