DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA TERZA DOMENICA DI AVVENTO

Scritto il 1 dicembre, 2018

“Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” E’ la domanda che emerge oggi dal Vangelo. Soffermiamoci sulla risposta (credenziali) di Gesù.

1. I miracoli che compiva.
E’ vero che tante volte, compiuto un miracolo, diceva di non dirlo a nessuno, e questo ci fa dire che Gesù non voleva essere preso come un guaritore o simile. Ma altre volte dice anche: “se non credete alle mie parole, credete almeno alle mie opere”, oppure ringrazia il Padre che lo ha ascoltato “perché la gente creda che Tu mi hai mandato”. I miracoli sono dunque la prima credenziale di Gesù come inviato dal Padre.

2. “Il Vangelo annunciato ai poveri”.
Bisogna avere un bel coraggio per dire “Beato” a chi piange…. oppure avere una assoluta lealtà:
non usare la promessa di una felicità futura per mantenere quieti e succubi gli infelici di oggi,
ma vivere Lui per primo quelle beatitudini che annunciava e conoscere l’infinita grandezza del Regno.
C’è da provare una grande gioia perché finalmente qualcuno ha la lealtà e la forza di proclamare la gioia del Vangelo ai poveri, senza calcoli di alcun genere.

3. “Beato chi non si scandalizzerà di me”.
Giuda si scandalizzò di Gesù perché lo voleva Messia diverso da come è stato. Forse anche Giovanni desiderava un Messia che lo liberasse dalla prigione. Le parole di Gesù ci fanno pensare allo scandalo del modo di come Lui viene a noi come Messia (cioè come Salvatore inviato dal Padre): con la debolezza anziché nella sua onnipotenza, con la sua umiliazione anziché nella sua “Gloria immensa”.

Anche a noi oggi offre queste sue “credenziali”: i miracoli: penso ai miracoli di Lourdes: non creduloneria, non Madonna guaritrice (anche se con rispetto del dolore di quanti si rivolgono a Lei),
ma sostegno alla nostra fede.

Il Vangelo annunciato ai poveri: Quante volte constatiamo come sono i poveri (materiali o spirituali) ad accogliere il Vangelo! Da qui l’urgenza di essere poveri anche noi per saper accogliere la gioia del Vangelo. “Beato chi non si scandalizzerà di me”: Lasciamo che Gesù. Attraverso questo scandalo, tocchi la nostra superbia, cambi il nostro cuore facendoci finalmente capace di amare, e così ci salvi.

Isaia 45,1-8 Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e
produca la salvezza e germogli insieme la giustizia.
Lettera di san Paolo ai Romani 9,1-5 Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le
alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene
Cristo secondo la carne.
Vangelo secondo Luca 7,18-28 “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”

Don Gabriele vicario parrocchiale

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