Meditazioni dell'Arcivescovo Credo – Chiesa di Milano




DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA SETTIMA DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DEL BATTISTA

Scritto il 9 ottobre, 2020

E’ Gesù stesso che nel Vangelo di oggi ci propone una parabola per parlarci del Regno di Dio e ce ne dà la spiegazione. Anzitutto notiamo la seminagione smisurata del seminatore che cade su ogni tipo di terreno: è l’immagine della Parola proclamata da Gesù a tutti, che annuncia il Regno e che chiama alla conversione.

La parabola suscita alcune domande.

I discepoli chiedono a Gesù perché parla alle folle in parabole, ma anche loro stessi hanno bisogno che Gesù spieghi loro la parabola appena raccontata.

E Gesù risponde con le parole di Isaia che stanno a dire come sia l’accecamento del cuore ciò che rende incapaci di intendere la Parola di Gesù.

Viene alla mente l’esplosione di lode di Gesù verso il Padre che ha rivelato ai semplici i misteri del Regno e li ha preclusi agli intelligenti:

         semplici: non perché stupidi, ma perché umili;

         intelligenti: perché presuntuosi e chiusi nel loro cuore.

“Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il maligno e la ruba”: ma è una colpa non capirla? Certamente no, se anche quando non è capita, la custodiamo nel cuore, come faceva Maria.

Il seme nel terreno sassoso sono come l’accoglienza della Parola, cioè la fede, messa alla prova dalle tribolazioni, non per ucciderla, ma per fortificarla: Dio non permette che siamo tentati oltre le nostre forze.

Il seme tra i rovi che lo soffocano: è la tentazione tipica del nostro tempo, almeno per noi “occidentali”: è la tentazione del mondo e della ricchezza in ogni sua forma, quando occupano il primo posto nelle nostre preoccupazioni e così diventano il nostro idolo.

C’è un antidoto: la sobrietà (dire povertà è troppo!).

E c’è un modo giusto di vivere la ricchezza: giustizia e condivisione.

Il seme nel terreno buono dove fruttifica in misura diversa: guardiamo sempre con meraviglia agli altri e al bene che sanno compiere.

In conclusione: condividi la fiducia del tuo Signore che semina in abbondanza ovunque; e per parte tua sii umile; custodisci nel tuo cuore ogni Parola anche se non la capisci; cammina fra gli uomini pieno di meraviglia e di gratitudine per il bene che vedi intorno a te, fuori dai tuoi schemi.

Don Gabriele
vicario parrocchiale

 

 

 

 

 

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