Se fosse vero, come i sacerdoti avevano fatto dire dai soldati, che Gesù non era…
DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA 9ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE
Scritto il 24 luglio, 2021
Nel Vangelo di oggi tutto parte dal desiderare di salvare la propria vita: chi non lo vorrebbe? Noi subito pensiamo alla nostra vita terrena, ma Gesù parla di un’altra vita, quella eterna. E per raggiungerla dobbiamo seguire Gesù. A volte sembra che Gesù faccia apposta a scoraggiare chi vorrebbe seguirlo. E’ vero che dice: “Chi perderà la propria vita per me e per il Vangelo la salverà”, ma dice anche: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua”.
Si tratta di fare una scelta: o la propria comodità, il pensare solo a se stessi, ma rinunciare al senso vero della vita; o assumersi il proprio carico di responsabilità, di croce, di cura di altri, e salvare così il senso e il valore della propria esistenza.
Ognuno di noi ha una croce da portare, ma c’è modo e modo di portare la croce.
Ci si può rifiutare, e umanamente è comprensibile quando ci sembra di essere schiacciati da una peso insopportabile.
Ma la si può portare con pazienza, con abbandono nelle mani del Signore: con fatica, ma anche con fiducia.
E tutto questo guardando a Gesù che porta la sua croce.
Perché Egli non dice: “Andate”, ma Seguitemi”.
Non è certamente né semplice né scontato.
Ma è il cammino che Gesù ci propone se non vogliamo che siano la disperazione o la sterilità della vita ad avere la meglio.
L’imperativo di oggi sembra essere: “Divertiti”.
In realtà esso ci ruba il senso della vita, perché una vita consacrata al guadagno e al divertimento ci porta alla amarezza finale di non essere serviti a niente e a nessuno.
Si rivela così la radicale diversità fra la concezione del mondo e quella di Gesù riguardo al senso della vita.
Oggi si parla tanto di valori quali la giustizia, l’onestà, la solidarietà.
In questi riferimenti c‘è certamente tanta rettitudine d’intenzioni e buona volontà, ma anche tanta confusione, se non manipolazione.
Gesù ci propone di vivere seguendo non dei principi ma la sua persona: “Chi vuol venire dietro a me”.
Celebrare la Messa è mettere la nostra vita nel solco tracciato e percorso da Gesù: quello del compimento della volontà del Padre.
E ricevere da Gesù la certezza della fecondità di una vita vissuta così: fatta sì di croci, ma con la certezza della risurrezione, cioè che quei sacrifici, vissuti così, non sono vani.
Don Gabriele
Vicario parrocchiale
Like (0)Condividi su
Sorry, the comment form is closed at this time.
No comments yet.