Chiesa madre

Questa domenica la nostra diocesi è invitata a celebrare la dedicazione del duomo di Milano, chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani. È una festa che segna un ulteriore passaggio nell’anno liturgico. Infatti le domeniche successive vengono chiamate “dopo la dedicazione” e la riflessione che ci guiderà sarà proprio sul nostro essere chiesa: missionaria, aperta a tutti per riconoscere che davvero il Signore Gesù è il Salvatore di ogni uomo ed origine e fine della vita di ciascuno.

Nell’Epistola ascolteremo questa frase: Ciascuno stia attento a come costruisce. Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. Ci indica chiaramente un cammino: abbiamo già un fondamento e non dobbiamo scostarci da esso. Se costruiamo sopra di lui, che è la roccia, allora la nostra casa non crollerà, anche in mezzo a tempeste e problemi. Ma se costruiamo su altro, allora la nostra vita diventa a rischio.

Essere parte di una Chiesa penso sia un grande dono che ci viene consegnato. Nessuno basta a se stesso e riconoscerci parte di un corpo più grande, ci aiuta ad avere fiducia e a costruire, con pazienza, quel regno che sta già crescendo in mezzo a noi.

Il nostro arcivescovo, partecipando ai lavori del Sinodo sulla famiglia, ci chiede di pregare per il lavoro dei vescovi. Anche papa Francesco, il giorno della sua elezione, ci ha chiesto di pregare per lui. Sentirsi accompagnati dalla preghiera di molte persone, e percepire la vicinanza di tanti aiuta a portare le responsabilità e a viverle con gioia.

don Marco, parroco della CP Madonna della neve

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