Durante le nostre prime PRIME COMUNIONI guardando gli occhi dei nostri bambini cercavo di leggere…
2 aprile: Venerdì santo, la Colletta per la Terra santa
Scritto il 2 aprile, 2021
La pandemia ha aggravato la situazione del Medio Oriente, già in affanno per guerre e sfollati: calata anche la raccolta mondiale. Nel 2020 la diocesi di Milano ha donato 77.811,68 eur.
Con questo parallelismo, il cardinale Leonardo Sandri – Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali – introduce la giornata dedicata alla Colletta di Terra santa. In entrambe le scene, orientate «verso il Crocefisso», scrive il porporato, «dinanzi a esso il mondo intero si è come messo in ginocchio, supplicando la fine della pandemia, e facendo sentire tutti accomunati dallo stesso mistero di dolore».
Un mistero di dolore che, per esempio, in Siria dura da ben dieci anni. Una attività quasi esclusiva per le famiglie cristiane.
Il Cardinale prefetto, nel messaggio menzionato, così dettaglia: «In molti Paesi il persistere della guerra e delle sanzioni ha aggravato gli effetti stessi della pandemia. La diocesi di Milano, per esempio, ha raccolto 77.811,68 euro, la metà degli scorsi anni.
I Paesi che beneficiano della Colletta, sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della somma. Da registrare, poi, come nella realizzazione delle opere, sia stata privilegiata la forza-lavoro dei cristiani palestinesi, i quali non beneficiano né di welfare, né di ammortizzatori sociali.
Il restante 35% della somma, invece, va alla Congregazione per le Chiese Orientali, che la utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente. materiali e sussidi per la preghiera.
E proprio la motivazione spirituale della Colletta è rilanciata dal commissario della Custodia per il Nord Italia, padre Francesco Ielpo: «Le prossime celebrazioni pasquali ci introdurranno, ancora una volta, nel mistero della Passione, Morte e Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo e ridoneranno speranza al nostro cammino cristiano. Il Venerdì santo, poi, diventa, un’occasione per meditare le sofferenze di Cristo e rinsaldare i nostri legami di affetto, solidarietà e riconoscenza verso la Chiesa Madre di Gerusalemme dove i Misteri della nostra redenzione si sono realizzati».
di Massimo PAVANELLO
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