ULTIMI SEI GIORNI DI QUARESIMA: SIGNIFICATO DA SABATO IN TRADITIONE AL MERCOLEDI

Scritto il 20 marzo, 2016

Con la Domenica delle Palme, introdotta dalla solenne processione, la Chiesa ci conduce sulla soglia della più importante settimana dell’anno, quella che la nostra liturgia ambrosiana chiama “Settimana Autentica”. Un’attribuzione tutt’altro che scontata. Immediatamente con l’aggettivo “autentico” noi identifichiamo la piena verità di una cosa. Infatti in questa che è la settimana per eccellenza la Chiesa ci fa celebrare Gesù Cristo passo, morto e risorto come la verità della nostra esistenza. Una verità tanto sconvolgente quanto liberante: il prezzo della salvezza di ciascuno di noi è il sangue del Figlio di Dio così che, alla fine, ogni vita trova il suo valore nel Figlio di Dio incarnato; nulla di essa va perduto perché tutto è abbracciato dalla misericordia del Padre. Tutto è caricato sulle spalle di Suo Figlio, crocifisso sul palo ignominioso della Croce per risorgere a nuova vita la mattina di Pasqua. (Riflessione del Cardinale  Angelo Scola)

 

Sabato “in traditione Symboli

Pur non facendone parte in senso stretto, l’ultimo sabato di Quaresima già introduce nell’atmosfera della Settimana Santa. Il colore liturgico infatti è già il rosso.

E’ il giorno in cui sin dai tempi di S. Ambrogio veniva consegnato ai catecumeni il Simbolo della Fede cioè il Credo affinchè potessero impararlo a memoria.

La Liturgia è totalmente focalizzata sul tema della trasmissione della fede nella Chiesa, processo emblematicamente rappresentato dal rito della consegna del Simbolo.

Domenica delle Palme

È la domenica che apre la Settimana Autentica.
La tradizione ambrosiana prevede due celebrazioni eucaristiche:

  • la Messa per la benedizione delle Palme, solitamente congiunta alla liturgia processionale.
    La liturgia della parola è focalizzata sull’ingresso del Signore in Gerusalemme, la visione profetica di Zaccaria e l’inno della lettera ai Colossesi a Cristo, Capo della Chiesa e primogenito dei risorti.
  • la Messa del giorno.
    Al Vangelo della cena di Betania, svoltasi il sesto giorno prima della Pasqua, sono connessi il quarto cantico del servo del Signore e l’invito della lettera agli Ebrei a tenere fisso lo sguardo su Colui che si sottopose alla Croce.

Foto don Bruno Maggioni domenica delle Palme a Margno


Le prime tre ferie

  • Il Lunedì viene richiamata dal Vangelo la tensione spirituale con cui la Sposa deve muovere incontro al suo Signore.

Dal martedì fino alla Veglia pasquale (con la parentesi della Messa crismale) inizia la lettura praticamente ininterrotta, rispettando la scansione temporale degli avvenimenti narrati, dei capitoli 26, 27 e inizio 28 del Vangelo di Matteo.

  • Il Martedì la decisione del Sinedrio di arrestare Gesù
  • Il Mercoledì l’accordo di Giuda con i sommi sacerdoti per la consegna di Gesù.

A fianco dei Vangeli vengono letti Giobbe (in cui si delinea la tipologia cristologica dell’uomo giusto, colpito dal male, ma giustificato da Dio) e Tobia (in cui attraverso le vicende di Sara, Tobia e Tobi, si adombra l’unione del Cristo con la Chiesa – anno I – e si stabilisce una nuova figura di giusto sofferente, che Dio stabilisce in pienezza di vita – anno II).

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