TUTTAUNALTRAFESTA INCANTA INTROBIO IN MEMORIA DI FRATEL FELICE

Scritto il 18 luglio, 2018

Protagonista a Introbio, nel cuore della Valsassina, la fiera del vivere solidale promossa dai missionari del Pime in memoria di un volto importante della storia della congregazione: fratel Felice Tantardini (1898-1991), il “fabbro di Dio”, che ha vissuto come missionario laico per quasi settant’anni in Myanmar, dove lo ricordano come un santo. Il suo legame con la Valsassina non era mai venuto meno e proprio a Tuttaunaltrafesta ha partecipato New Humanity, l’ong legata al Pime, che ha raccontato come sta continuando a portare avanti tanti progetti di solidarietà proprio nei villaggi dove viveva fratel Felice.

Alle 10 e per tutta la calda giornata, i bambini sono stati intrattenuti a colorare delle figure educative nel laboratorio allestito per loro, mentre numerosi adulti percorrevano ed acquistavano prodotti di economia solidale ed osservavano la mostra fotografica Giro girotondo gioca il mondo.

Alle 11 la messa nella parrocchiale di Introbio, concelebrata da padre Mario Ghezzi missionario del Pime e direttore del centro di Milano con il parroco don Marco Mauri ed altri missionari, erano presenti numerosi fedeli e tanti giovani animatori dell’oratorio che la sera precedente avevano assistito ad una testimonianza missionaria con don Gianmaria Manzotti all’oratorio e alla mattina presto avevano collaborato nel montaggio degli stand.

Il prevosto, nell’introdurre la celebrazione, ha ricordato come sia ormai una consuetudine la presenza dei padri missionari del Pime a Introbio e che già l’8 ottobre scorso avevano iniziato, con una solenne celebrazione eucaristica celebrata dal Superiore generale del Pime, padre Ferruccio Brambillasca, l’anno dedicato ai missionari laici, proprio dal paese natale del “santo col martello”, con la speranza che esso possa suscitare altre vocazioni missionarie laicali a vita, sulle orme di santità lasciate da fratel Felice.

Padre Mario durante l’omelia, ha spiegato ai presenti il ruolo del Pime e il significato della loro costante presenza a Introbio legata all’importanza della figura proprio di fratel Felice Tantardini missionario laico e della presenza e dell’attività nel mondo di più di 500 missionari.

Dopo il pranzo a base di polenta taragna organizzato da dei volontari della parrocchia e dagli Alpini a sostegno dei missionari, breve testimonianza sul Myanmar a cura dell’Ong New Humanity, a seguire spettacolo teatrale I fili della pace e lo spettacolo dei trampolieri del Teatro Aleph.

(c) DEcanatoprimaluna.org e Valsassinanews.com

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