LA LECTIO DI DON GRAZIANO: UN VANGELO SCOMODO

Scritto il 2 ottobre, 2016

Il Vangelo di questa settimana è sublime,ma scomodo,quasi impossibile. Ci si sente a disagio leggendo o ascoltando questa pagina evangelica. É così sublime che risulta insopportabile per la nostra meschinità.

Vedendoci tanto lontani da questo ideale,ci sentiamo tentati di voltar pagina ed accusare Gesù di essere un sognatore lontano dalla realtà,senza nessuna conoscenza del cuore umano.

Il messaggio del Vangelo di oggi: amore per il nemico, ha applicazione ogni giorno e a tutte le ore, perché siamo sempre incalzati dall’ ingiustizia e dalla rivalsa.

I conflitti e le lagnanze per la violazione di quello che ognuno considera suo diritto sono cronaca quotidiana, e non solo a livello internazionale e nazionale, nella vita civile, amministrativa e di lavoro,ma anche a livello familiare,tra amici,soci e compagni.

Se non viviamo abitualmente nell’ amore come clima della nostra vita e della nostra condotta cristiana, ci risulterà impossibile perdonare e amare gratuitamente .

Abbiamo bisogno di approfondire l’ amore, il perdono, la comprensione e la benevolenza.

Perchè tutti siamo molto buoni ed educati finché gli altri ci sorridono e le cose vanno come vogliamo;ma perdiamo facilmente le staffe davanti a un qualsiasi contrattempo, scortesia o vessazione.

Gesù ci avverte: “SE amate solo quelli che vi vogliono bene, che merito ne avreste?” Questo lo fanno tutti, anche i cattivi e i miscredenti.

Ai suoi discepoli, Gesù, chiede di più:l’ amore anche per chi non ci ama, per chi ci risulta antipatico, per chi non ricambia il nostro saluto, per chi ci risponde con asprezza e tradisce la fiducia che avevamo posto in lui,per chi ci fa del male e ci diffama, in breve , per chi è un nemico.

Quello che rende più difficile l’ amore, quello che è il suo cancro , è l’ egoismo interessato e calcolatore che ci fa chiedere davanti all’ altro: “Che cosa ci guadagno, a cosa mi serve, cosa posso aspettarmi da questa persona?”

Una domanda simile davanti a quelli che non contano: emarginati, anziani, poveri, invalidi,alcolisti, drogati, delinquenti, criminali nemici personali ecc..non può avere che una risposta : niente.

Così ci chiudiamo all’amore gratuito, il cui modello supremo è Dio, dal quale dobbiamo imparare la generosità, l’ amicizia, la comprensione e l’ accoglienza, l’ accettazione e l’ intimità ,la vicinanza e la solidarietà, la gioia del dividere, l’ amore e il perdono.

Amare senza essere riamati e senza che l’ altro lo meriti, senza chiedere né aspettarsi niente in cambio, restituire il bene per il male, amare gli altri malgrado la loro malevolenza , è l’amore più grande e autentico, l’amore che Gesù ci ha insegnato e praticato, l’ amore che rende credibile il Vangelo intorno a noi!

“ Oh Signore aiutaci a costruire il mondo nuovo che vuoi Tu, dove non siano il rancore, l’ odio e la vendetta ,ma l’ amore ed il perdono ad avere l’ ultima parola. Amen.

Don Graziano vicario parrocchiale
Quinta domenica dopo il martirio di San Giovanni il Precursore
Rito Ambrosiano “C”
Lc 6, 27 – 38

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