LA LECTIO DI DON GRAZIANO: LA STANCHEZZA DELLA FEDE

Scritto il 19 settembre, 2015

Come il profeta Elia (1° lettura), per superare la stanchezza della fede nella traversata del deserto della vita verso l’incontro con il Signore, abbiamo bisogno dell’energia che ci dà il pane vivo disceso dal cielo che è Gesù, pane di vita eterna per tutti quelli che credono in lui (Vangelo).

In questa domenica leggiamo la prima parte del discorso di Gesù sul pane della vita. Gesù riconosce che il mistero della sua persona non si può afferrare se non con il dono della fede. Sant’Agostino commentando questo brano del Vangelo, chiede quel’è l’attrazione di Dio e ragiona per similitudini e dice: “Mostrate delle noci ad un bambino e lo attrarrete; lanciate un sasso in aria e ricadrà al suolo attratto dal suo stesso peso; invece, se bruciate una carta, il fumo va verso l’alto, perché è più leggero dell’aria”. E chiede: “Fratelli, sapete quel’è il nostro peso, quello che ci attrae, ci persuade e ci vince? E’ l’amore; il mio amore è il mio peso. Datemi un cuore che ami e capirà bene quello che dico; poiché se parlo ad un cuore di ghiaccio, non capirà il mio linguaggio”.

Di questa indole erano i Giudei che credevano in lui perché non erano capaci di amare. Con le dovute differenze, il caso di Elia ha un’eco nella nostra situazione personale come individui e come membri della Comunità cristiana nel cui ambiente viviamo.

Quando cresce minaccioso il deserto dell’incredulità, quando diventa insopportabile il duro asfalto della vita, quando Dio si perde nelle nebbie dell’orizzonte, allora viene facilmente la stanchezza nella fede. Questa sindrome o insieme di sintomi racchiude tutto un mondo psicologico. Sono i omenti in cui si offuscano o, peggio ancora, cominciano a precipitare l’amore e la tenerezza, le ragioni per credere e per sperare, l’ottimismo e l’entusiasmo di vivere, la convivenza e la solidarietà, e tanti altri valori che parevano inamovibili e nei quali ci riposavamo sicuri.

Tuttavia, se siamo credenti per davvero, saremo capaci di realizzare con successo la traversata del deserto della vita senza venire meno. Ma dove troveremo la forza? Quando sembra che tutto sia perduto, resta la segreta energia di un cibo che può rinvigorirci se ascoltiamo Dio e crediamo in Gesù, Prola del Padre e pane della vita.

E’ l’insegnamento di Gesù nel Vangelo di questa domenica: “Gesù aiutaci a superare i momenti di stanchezza nella fede”.

Don Graziano vicario parrocchiale
Domenica 20 settembre 2015
4° domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Rito Ambrosiano “B”
1Re 19, 4 – 8/ Gv 6, 41 – 51

Like (0)Condividi su
Categories : Commento al Vangelo della Domenica | Decanato | Prima pagina


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.