In Quaresima la Via Crucis guidata dal cardinale Scola con la reliquia del Santo Chiodo e la Croce di San Carlo

Scritto il 5 marzo, 2017

L’Arcivescovo presiede sette riti, uno in ciascuna Zona pastorale della Diocesi. In allegato il calendario, un manifesto in versione web e uno ad alta definizione per la stampa e possibili personalizzazioni

La Quaresima 2017 nella Chiesa ambrosiana sarà caratterizzata dalla Via Crucis guidata dall’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, con la reliquia del Santo Chiodo e la Croce di San Carlo, in sette riti, uno in ciascuna Zona pastorale della Diocesi.

Il titolo della Via Crucis è «Si è addossato i nostri dolori». Nelle celebrazioni si ripeteranno sempre quattro quadri della Via Crucis: Gesù, caricato della Croce (II stazione); Gesù, aiutato da Simone di Cirene (V stazione); Gesù, inchiodato sulla Croce (XI stazione); Gesù, morto sulla Croce (XII stazione).

Venerdì 31 marzo: Zona III – Lecco (partenza alle 20.45 dal Santuario della Beata Vergine della Vittoria)

Zona III – Lecco (venerdì 31 marzo, dalle 20.45)

La Via Crucis prenderà avvio dal Santuario della Beata Vergine della Vittoria e attraverserà il centro città (piazza Garibaldi, piazza XX Settembre, piazza Cermenati, Sagrato della Basilica di San Nicolò, Basilica). L’animazione liturgica è affidata alla Comunità pastorale Madonna del Rosario (parrocchie di San Nicolò, San Materno in Pescarenico e San Carlo in Malgrate Porto).

Nell’allestimento delle stazioni saranno coinvolti gli Scout, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e il Gruppo Alpini, mentre il Santo Chiodo sarà portato a turno da 4 presbiteri. Nell’ultimo tratto – dal sagrato della Basilica all’altare maggiore della medesima – sarà portato invece dall’Arcivescovo.

In caso di maltempo la Via Crucis si svolgerà all’interno della Basilica di San Nicolò.

Scarica il libretto delle via Crucis –> 06-via crucis 2017 – testo definitivo

Il Santo Chiodo in Cattedrale

Il Santo Chiodo, insigne reliquia della Passione di Gesù, è conservato nel Duomo di Milano e ancor oggi è al centro di una particolare quanto sentita devozione, che ha il suo culmine nelle celebrazioni per la festa dell’esaltazione della Croce.

Il primo accenno al Santo Chiodo è contenuto nell’orazione funebre pronunciata da Sant’Ambrogio in memoria dell’imperatore Teodosio: il Vescovo, infatti, spiega come i chiodi della crocifissione di Cristo fossero stati ritrovati da Sant’Elena a Gerusalemme e da questa trasformati in un morso di cavallo e in un diadema, prima di essere donati al figlio Costantino, quale monito affinché anche l’autorità imperiale fosse sempre posta sotto la guida e il «freno» della giustizia divina.

Tuttavia, nonostante la sua forma «insolita», il Santo Chiodo milanese non sembra avere la forma di un morso di cavallo, ma, come scrive monsignor Borgonovo in un nuovo e recentissimo studio, «è effettivamente l’attestazione di un chiodo particolare impiegato per appendere i condannati a morire asfissiati sulla croce». (Luca Frigerio)

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Categories : Chiesa di Milano | Decanato | Quaresima e Pasqua


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