Meditazioni dell'Arcivescovo Credo – Chiesa di Milano




DON PINO E LA LITURGIA DI DOMENICA 2 MARZO: UN PADRE CON DUE FIGLI… DIVERSI…

Scritto il 1 marzo, 2014

Un padre ha due figli: uno se ne va, con una procedura…almeno discutibile… Quello rimasto, apparentemente esemplare, non lo consola dello scavezzacollo che è partito sbattendo la porta…

Quel Padre è Dio, per il quale una persona ha un valore “unico” ai suoi occhi, un valore irripetibile, non sostituibile… Dio non si rassegna ad essere “impoverito”! Un figlio “perduto” rappresenta un danno irreparabile, che non può essere compensato in nessun modo…

L’uomo può cessare di essere figlio! Può fare a meno del padre! Può stare senza Dio! Può fuggire! Ma Dio non si rassegna a stare senza l’uomo…

Il Padre non tira un sospiro di sollievo perché si è liberato di un “piantagrane”… Impazzisce di gioia, e obbliga tutti alla festa, quando si profila in lontananza la sagoma dello “scapestrato”…

Veniamo a noi: quando andiamo a confessarci restituiamo a Dio qualcosa di cui lo avevamo defraudato, qualcosa che Lui attende: la nostra comunione con Lui. Non è esatto dire che portiamo a Dio i nostri peccati! No! Gli riportiamo la nostra presenza, la possibilità di essere Padre “arricchito” di un figlio.

Quando il prodigo che ritorna cerca di elencare le proprie mascalzonate, il Padre non lo sta neppure a sentire: non è quello che gli interessa; ciò che gli preme…è che il figlio entri “da figlio” in casa. Così la parabola del figliol prodigo in effetti diventa la parabola del Padre buono!!

E il figlio maggiore? E’ vero che è rimasto sempre in casa, ma c’è chi rimane con amore e chi rimane in modo puramente formale…E’ vero che non si è allontanato! Ha fatto di peggio: è rimasto sempre “distante”! Non capisce che la separazione è già punizione e che la vicinanza è già premio!

La questione non è di andare o rimanere! Ma di rimanere “in un certo modo”.

La prossima quaresima è un’ottima occasione per verificare la nostra situazione personale: la Pasqua è l’occasione per qualsiasi ritorno.

 

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Categories : Commento al Vangelo della Domenica


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