Don Marco: ”Ho lavorato in Valsassina per l’unità e la fratellanza degli oratori”

Scritto il 15 marzo, 2012

Ho conosciuto don Marco Galli nel 2008 in occasione dell’iniziativa del Catebus, quell’autobus che porta i bambini da Taceno a Introbio e ritorno per il catechismo. Si trattava di un’iniziativa nuova, diversa, conforme alle direttive della Pastorale Giovanile diocesana che ha come obiettivo una chiesa universale, di insieme. Una chiesa che ha cercato e cerca, non senza difficoltà, di andare oltre il campanile verso le Comunità Pastorali, accettate dai fedeli ma non ancora “digerite”. L’impresa mi sembrava complessa e difficile, perché in molte realtà ci sono, anche oggi, “fedeli” che cercano una propria visibilità e spazi che nella vita normale non troverebbero approfittando del calo di collaboratori parrocchiali, spesse volte cercando l’appoggio di parroci anziani e stanchi difendendo quell’ ”orticello” che, di fatto, non esiste più e che molti non accettano che non esista più.

Non a caso il saluto più importante don Marco lo ha dato ai ragazzi della Consulta di Pastorale Giovanile del decanato nel corso di una cena. La Consulta, infatti, è stata la sua più grande creazione. Essa riunisce adolescenti, giovani ed educatori da Premana a Introbio passando per Barzio e Cremeno. Don Marco è stato il vero esempio di sacerdote di Pastorale Giovanile lavorando sodo per anni, lasciando oggi una realtà in grado di continuare bene e con motivazione malgrado la sua partenza. Questo perché ogni incontro della Consulta avveniva ponendo al centro di tutto la figura di Gesù attraverso la proposta di brani letterari, opere artistiche e delle sacre scritture proprio perché i giovani potessero capire da soli quanto è ancora attuale la “scuola del Vangelo”. Don Marco si dice convinto che la Consulta lavorerà molto bene anche senza di lui in quanto formata da giovani ed educatori motivati e seri.

Su e giù ogni giorno per la Valle, don Marco ha portato la parola di Dio senza dimenticare nessun paese, mostrando anche particolare attenzione alla catechesi dei preadolescenti, adolescenti e giovani. “L’importante per un sacerdote è essere al servizio delle persone, celebrare i sacramenti e cercare di ascoltare le persone con entusiasmo e pazienza”. Con queste parole, intente a far trasparire la sua gioia dell’ “essere servo per amore”, ci ricorda un altro dei suoi progetti: la Pastorale Vocazionale con la “cura” dei chierichetti accentrati ad Introbio e il Centro Vocazionale aperto per tanti intensi incontri di formazione per quei giovani sensibili e disposti a leggersi dentro per scoprire in loro la presenza di Dio. Per questo don Marco fa un particolare elogio alla parrocchia di Premana, che, con la sua grande tradizione di fede ha fatto da traino per queste importanti iniziative.

Guardando al futuro, ci dice don Marco, la prospettiva importante su cui puntare per i più giovani è l’adesione all’ACR ( Azione Cattolica Ragazzi) incoraggiati anche dalle parole del nuovo Arcivescovo che esorta i laici ad essere vicini e attivi al servizio dei sacerdoti e quindi della Chiesa stessa.

Chiediamo a don Marco: qual è stata la risposta dei giovani della Valsassina alle proposte di Pastorale messe in campo?
“Adolescenti e giovani hanno risposto con entusiasmo soprattutto quando, richiamati da importanti eventi, come la visita pastorale dell’arcivescovo Tettamanzi o la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù), si sono sentiti parte della Chiesa universale. In altri periodi bisogna lavorare su gruppi di giovani dislocati nelle varie realtà accettando anche “l’inconveniente” di essere una minoranza. Il Vangelo è per tutti ma le persone che danno le loro forze al Vangelo sono state in passato come oggi una minoranza, ma molto preziosa! Questi uomini e queste donne sono capaci di vedere la speranza oltre le crisi della storia”.

L’estate scorsa, don Marco è riuscito a realizzare il primo Meeting degli oratori della Valsassina che solo il maltempo ha un po’ rovinato. Per la prima volta si sono visti bambini e ragazzi con un’unica maglietta da Premana a Introbio. Con l’Oratorio estivo il sacerdote ha saputo “aprire” la realtà giovanile a quella diocesana portando gruppi di giovani alle varie iniziative e momenti di incontro con il cardinale Tettamanzi. Una soddisfazione vedere nella chiesa di Primaluna domenica tanti giovani, adolescenti, ragazzi e bambini da tutta la Valsassina, anche da dove prima si faceva “fatica” a muoversi.

E questo è sicuramente stato un grande segnale di unità e fratellanza di tutte le realtà oratoriane della Valsassina. “Tutto ciò è stato possibile grazie anche alla preziosa collaborazione e disponibilità di tutti i sacerdoti della Valle che voglio, in questa gradita occasione, salutare e ringraziare con sincero affetto” – conclude don Marco.

Giacomo Piazza da Valsassinanews.com

Like (0)Condividi su
Categories : Decanato | L'Oratorio in Valsassina


No comments yet.

Sorry, the comment form is closed at this time.