CORPUS DOMINI: STORIA, MESSE E PROCESSIONI IN VALSASSINA

Scritto il 14 giugno, 2017

La festività del Corpus Domini ha una origine più recente di quanto sembri. La solennità cattolica del Corpus Domini (Corpo del Signore) chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia ed è stata istituita grazie ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell’Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l’idea e la celebrazione dell’Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava.

In realtà la festa posa le sue radici nell’ambiente fervoroso della Gallia belgica – che San Francesco chiamava amica Corporis Domini – e in particolare grazie alle rivelazioni della Beata Giuliana di Retìne. Nel 1208 la beata Giuliana, priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra: da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini.

La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità. Più tardi, nel 1262 salì al soglio pontificio, col nome di Urbano IV, l’antico arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, Giacomo Pantaleone. Ed è a Bolsena, proprio nel Viterbese, la terra dove è stata aperta la causa suddetta che in giugno, per tradizione si tiene la festa del Corpus Domini a ricordo di un particolare miracolo eucaristico avvenuto nel 1263, che conosciamo sin dai primi anni della nostra formazione cristiana. Infatti, ci è raccontato che un prete boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa a Bolsena ed al momento dell’Eucarestia, nello spezzare l’ostia consacrata, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. A fugare i suoi dubbi, dall’ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina.

Venuto a conoscenza dell’accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità. La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Così, l’11 Agosto 1264 il Papa promulgò la Bolla “Transiturus” che istituiva per tutta la cristianità la Festa del Corpus Domini dalla città che fino allora era stata infestata dai Patarini neganti il Sacramerito dell’Eucaristia. Già qualche settimana prima di promulgare questo importante atto – il 19 Giugno – lo stesso Pontefice aveva preso parte, assieme a numerosissimi Cardinali e prelati venuti da ogni luogo e ad una moltitudine di fedeli, ad una solenne processione con la quale il sacro lino macchiato del sangue di Cristo era stato recato per le vie della città. Da allora, ogni anno in Orvieto, la domenica successiva alla festività del Corpus Domini, il Corporale del Miracolo di Bolsena, racchiuso in un prezioso reliquiario, viene portato processionalmente per le strade cittadine seguendo il percorso che tocca tutti i quartieri e tutti i luoghi più significativi della città.

In seguito la popolarità della festa crebbe grazie al Concilio di Trento, si diffusero le processioni eucaristiche e il culto del Santissimo Sacramento al di fuori della Messa. Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all’Istituzione dell’Eucaristia, scrutando il mistero di Cristo che ci amò sino alla fine donando se stesso in cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue, nel giorno del Corpus Domini l’attenzione si sposta sull’intima relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico. Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento. In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, Presente nell’Eucaristia in Corpo Sangue anima e Divinità.

Sunto da Santi e Beati.it

Ecco le principali funzioni nel Decanato della Valsassina:

Up Premana e Pagnona:
Domenica 18 giugno – Corpus Domini a Premana: S. Messe a Premana: 08.00 – 10.00 e alle 20.00. La Messa delle 11.00 e anticipata alle 10.00 e sarà presieduta da Mons. Claudio Dolcini, parroco di Sotto il Monte e concelebrata da P. Angelo Fazzini nel 40° anniversario di sacerdozio. Alle ore 08.45 i coscritti 1998 si ritrovano in sacrestia per poi addobbare il primo tratto di via V. Emanuele. Alle ore 10.00 e non alle 11.00 S. Messa Solenne con la presenza della cantoria “S. Cecilia”. Al termine della S. Messa si svolgerà la processione Eucaristica del Corpus Domini, accompagnata dal corpo bandistico “S. Dionigi”. I fedeli della nostra Comunità accompagnino Gesù, presente nell’Eucaristia, tra le vie del paese.

Corpus Domini a Pagnona: S. Messa a Pagnona delle ore 10.00 è spostata alle ore 20.00 con la Professione di fede dei 14enni al termine si svolgerà la processione Eucaristica

UP Alta Valsassina
La processione si svolgerà domenica 18 giugno alle 20:15 a Margno con partenza dalla chiesa dopo la recita dei vescperi.

CP Madonna della neve
Giovedi 15 giugno Ore 20.00 Primaluna   Messa con processione Eucaristica fino a Introbio (vie dei Caduti, dei Reduci, Monte Grappa, Galileo Galilei, viale Carso, Provinciale, via Vittorio Emanuele, piazza Cavour e via Roma) in caso di pioggia la processione viene spostata a domenica sera.

Cp Maria Regina dei Monti
Domenica 18 giugno alle ore 18,30 a Pasturo -messa e Processione del Corpus Domini per tutta la Comunità Pastorale

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